……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
Testi: “…Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande gioia…Is 8,23b-9,3 .
“…Ciascuno di voi dice: Io sono di Paolo; Io, invece, sono di Apollo; Io, invece, sono di Cefa; e io di Cristo…” I Cor 1,10-13.17 .
“…Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce…Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino…Venite dietro di me, vi farò pescatori di uomini…Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono…” Mt 4,12-23.
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Il Battista è appena stato arrestato e, quindi, un’ ombra minacciosa cala sul suo movimento. Questo drammatico evento, anzicchè rendere prudente Gesù, aumenta l’urgenza del suo ministero. E’ chiaro, ora toccherà a lui. Come, opportunamente, dice il teologo E.Ronchi, Gesù abbandona famiglia, casa, lavoro e lascia Nazaret per andare a Cafarnao. Non porta niente, tranne una parola: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. Cambiate, cioè, visione delle cose e di Dio; perché la strada che vi hanno fatto intraprendere porta tristezza e buio.
Ecco il perché della conversione: il regno è vicino. Ma che cos'è il regno dei cieli, o di Dio ? Il regno è la storia, la terra come Dio la sogna. Vediamo che Gesù annuncia: è possibile vivere meglio, è possibile la felicità: Dio, infatti, procura gioia a chi produce amore. E’ come se dicesse: è possibile una vita buona, bella e gioiosa. Dio è venuto, è qui, vicinissimo a te, come un lievito, un seme o un fermento. E, subito, invita a condividere la sua strada: vi farò pescatori di uomini. Ascolta, Qualcuno ha una cosa bellissima, così bella che appare incredibile, così affascinante che i pescatori ne sono sedotti e abbandonano tutto. La notizia è la seguente: che, cioè, la felicità è possibile e vicina. E il vangelo ne possiede la chiave:” la nostra tristezza infinita si cura solo con un infinito amore”.
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Il vangelo risponde alle necessità più profonde delle persone. Come possiamo notare, la conclusione del brano è una sintesi affascinante della vita di Gesù: camminava ed annunciava la buona novella, camminava e guariva la vita.
Il Signore continua a camminare verso di noi e mostra che Dio è qui, con amore. L’unica “medicina” capace di guarire il cuore. Proprio questo vuole essere anche il mio modesto messaggio: “Dio è con te, col suo amore. E guarirà la tua vita”.
Mons. Antonino Scarcione
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