Tale decisione veniva adottata due anni fa da Acqua Enna con una delibera unilaterale, delibera contro la quale Mattia immediatamente aveva chiesto un voto contrario, che gli fu negato, in quanto i Sindaci contrattualmente non hanno alcun potere per opporsi e che la convocazione era solo ed esclusivamente a livello informativo.
Da allora, tutti i Comuni, ma in particolar modo quello di Piazza Armerina hanno adottato una posizione critica nei confronti di Acqua Enna non solo sulle partite pregresse, ma sui lavori che stava effettuando, sui disservizi e su ulteriori interventi che asserivano essere non di loro competenza e che pertanto non volevano effettuare (vedi condotta fognaria Porta Castellina).
In data 29/12/2016 l’Assemblea dei Sindaci si era riunita per decidere cosa fare in merito alle partite pregresse, abbandonare o rinvigorire le azioni da intraprendere nei confronti di Acqua Enna.
Anche in quella occasione, come risulta dal verbale n°8, Mattia aveva assunto una posizione forte ed irremovibile per il blocco e la sospensione dei pagamenti, posizione che aveva indotto i Sindaci degli altri Comuni che fanno pare dell’A.T.I. ad aggiornare la riunione ad ieri, dove la posizione di Mattia di adottare una delibera per la sospensione ed il blocco del pagamento delle partite pregresse è stata condivisa da molti.
Alla riunione erano anche presenti Associazioni in difesa del cittadino di cui incredibilmente fanno parte ex amministratori che in passato hanno favorito il passaggio della gestione idrica ad AcquaEnna e che successivamente con l’adozione di ulteriori atti, hanno contribuito a darle un potere assoluto (Taglio della fornitura ai morosi indigenti, tariffazione dell’acqua, adozione di atti unilaterali insindacabili nel vero senso della parola, in quanto non impugnabili neppure dai Sindaci).
Mattia nel suo intervento ha elogiato queste Associazioni per il ruolo importante che svolgono e le ha messe in guardia invitandole ad allontanare dal proprio organico quegli ex amministratori di cui sopra, che forse in vista delle prossime elezioni comunali tentano di rifarsi una verginità erigendosi a Don Chisciotte contro l’A.T.I. idrico.
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