"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 8 gennaio 2017

La Domenica con Gesù, BATTESIMO DEL SIGNORE

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto…Ti ho stabilito come alleanza del popolo…Perchè tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri..” Is 42,1-4.6-7 

“…Voi sapete…Come Dio consacrò in Spirito e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolol, perché Dio era con lui” At 10,34-38 . 

“…Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui…Appena battezzato…Una voce dal cielo che diceva: Questi è il Figlio mio, l’amato…” Mt 3,13-17.


Con la festa odierna, si chiude il ciclo natalizio (il mistero dell’ Incarnazione). Se non ci fosse questa celebrazione, perderemmo di vista il collegamento stretto tra Incarnazione e Missione. Ci possiamo chiedere, ma chi è, veramente, Gesù ? Non riusciremmo a trovare la risposta, se puntassimo solamente sulla nostra intelligenza. Ci viene incontro, fortunatamente, il Vangelo di Matteo, che riporta le parole della misteriosa voce: “Questi è il Figlio mio, l’ amato…”.

-“La scena del Battesimo…”. La narrazione ha qualcosa di sconcertante. Cosa ci fa il Figlio di Dio tra coloro che “riconoscono” il loro peccato ? Ciò non rende forse più difficile la sua identificazione ? Vediamo che Gesù è stato inviato proprio ai peccatori, gente che si è “sporcata” di cattiveria e di infedeltà, ma ora ha una voglia intensa di profumo di pulito: sono loro i primi destinatari della Parola. Al fiume Giordano, c’ è già la fiducia incrollabile, riposta nel Padre: Gesù porterà dovunque la Buona Notizia.

-“Uomo e servo…” Gesù, è venuto come un uomo, per condividere in tutto la nostra vicenda umana e può, quindi, dire ad ogni uomo, quanto sia prezioso agli occhi di Dio. Se nella capanna abbiamo contemplato Dio che si fa bambino, disarmato e disarmante, qui, invece, assistiamo all’ inizio della missione, in cui il Figlio di Dio si fa servo. Servo, non padrone, e indica la via, che conduce alla salvezza, donando sé stesso. Non impone la sua forza, bensì, propone il suo amore: nella compassione e nella mitezza. Egli non giudica, né condanna, ma, piuttosto, sana, guarisce e ridà speranza a coloro, che l’hanno perduta.

-“Figlio di Dio: un’ identità tentata e contestata”. Il battesimo di Gesù è una vera e propria manifestazione. La discesa dello Spirito e la voce del Padre: Gesù “è il Figlio mio, l’amato…”. Proprio questo sarà oggetto di contestazione e di dubbi. * Subito dopo, quando egli viene “condotto dallo Spirito nel deserto”, due delle tre tentazioni partiranno da una contestazione sorniona:”Se tu sei il Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane…gettati giù(dal punto più alto del tempio)…”. *Durante il processo, vi è la dichiarazione chiara della sua identità; anzi, essa costituirà l’accusa determinante per la sua condanna. Infatti, al sommo sacerdote che gli chiede: “Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio”, Gesù risponde: “Tu lo hai detto”. *A dirittura, al momento, della crocifissione, l’identità del Signore verrà sottoposta a scherno e vilipendio: “tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei il Figlio di Dio, scendi dalla croce ! “. “Ha salvato altri e non può salvare sé stesso ! “.

-Un inizio che contiene il senso di tutto”. La missione di Gesù verrà realizzata senza esibizioni di forza e di potenza e sarà una manifestazione d’ amore. Si concluderà con un apparente fallimento. In tutto questo Gesù si rivelerà come “il Figlio, l’amato”, che fa la volontà del Padre, con dolcezza, misericordia e compassione.

-“Cosa significa per noi seguire il Figlio di Dio fatto uomo ? Non possiamo eludere questo interrogativo. 
Domenica prossima, liturgicamente, col Tempo ordinario, “cammineremo” sulle orme di Gesù. Ma siamo disposti a rinunciare ad atteggiamenti di forza e di potenza? A non utilizzare gli strumenti dei ricchi, per annunciare il Vengelo?. Ad imboccare la strada della mitezza, della comprensione e della misericordia, oppure siamo attaccati ai nostri sogni di vittoria, attraverso la sconfitta dei nemici e l’ umiliazione dei malvagi ?

                                                                                Mons. Antonino Scarcione

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