"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 9 giugno 2017

1983- 1997- 2017 il Comitato nobile quartiere Monte Mira festeggia un doppio anniversario il 20° della Costituzione e il 34 dalla sua Fondazione.


Sabato giorno 10 giugno 2017 il Comitato nobile quartiere Monte Mira raggiunge un traguardo notevolissimo, 20 anni dalla Fondazione, infatti il 10 giugno 1997, veniva registrato l'Atto Costitutivo e lo Statuto, presso il notaio.

A onor del vero è giusto precisare che il Comitato di quartiere Monte festeggia un doppio anniversario, la celebrazione del suo ventesimo anno dalla "Costituzione con atto notarile" e i suoi 34 anni dalla "Fondazione", infatti il Comitato nasce nel 1983, con la denominazione "Comitato Quartiere Monte", quale organizzazione prevista dall'ordinamento giuridico italiano, giusto il Codice Civile agli articoli 39 e 42, che ne disciplina la natura, generalmente di pubblica utilità, con scopo altruistico, che opera coinvolgendo una pluralità di persone.

In quegli anni, il Comitato non avendo la possibilità economica e non immaginando una longevità di 34 anni, dal 1983, fece solamente una registrazione dell’originario Statuto presso l’Ufficio del Registro di Enna, perché così suggerito da terzi.

Il Comitato di quartiere, infatti, prendeva corpo nel corso del 1983 da alcuni temerari quartieranti Salvatore Abate, Osvaldo Zitelli, Gregorio Parlascino, il sacerdote don Michele Nicosiano, tanti altri soci, di questi ricordiamo l'impegno di Donella Prestifilippo, Pietro Elastico, Vincenzo Calcagno, Giuseppe Barresi, diversi giovani, tra cui Filippo Rausa; nasce per motivi prettamente sociali, motivazioni che in quegli anni sfoceranno in sonanti proteste, fuori e dentro il Palazzo municipale, con prese di posizione contro le Amministrazioni che si succedettero. 

La continua mancanza dell'acqua, la scadente illuminazione pubblica e il ruolo periferico in cui il quartiere era stato relegato, indusse diversi quartieranti a ideare un soggetto attraverso il quale creare un movimento d'opinione univoco, a tale scopo venne costituito il Comitato di quartiere, che trovo terreno più che fertile, anche per via dell'innata vocazione cittadina che attraverso il Palio dei Normanni vede la città già suddivisa nei quattro quartieri storici.

I quattordici anni che da quel lontano 1983 portarono al 1997, furono anni altalenanti, assemblee tra i quartieranti, il serrato confronto tra i soci sulle strategie da perseguire, con la società civile e con quanti guardavano con sospetto questa nuova realtà che cercava di conquistare consenso. 

In quegli anni ha ricoprire il ruolo di presidente furono i sigg. Salvatore Abate dal 1983 al 1988; Paolo Roccazzella dal 1989 al 1990 e poi ancora Salvatore Abate dal 1991 al 1996.

Le attività del quartiere a volte si confondevano con quelle parrocchiali, per tutti la chiesa del Crocifisso era il quartier generale del Comitato, che in alcuni locali della casa canonica aveva sede, dove tutto, aveva una sua logica funzionale per entrambi.


Decine le braccia operative e altrettante le intelligenze messe in campo per tutte le attività che con passionale dedizione venivano portate avanti.


In quegli anni maturò la consapevolezza di essere diventati una realtà territoriale che necessitava di essere "ufficialmente riconosciuta", la strada era ormai stata tracciata, bisognava solamente percorrerla, e proprio quei giovani che avevano maturato quella consapevolezza di scommettersi per un quartiere migliore, avevano già preso in mano il testimone da tempo e ritrovarsi presso l'ufficio di un notaio, fu come ripartire per riscrivere una nuova pagina di storia cittadina.

Naturalmente non possiamo non affermare che l'anima ideologica del nuovo percorso fu il dinamico Filippo Rausa che forte dell'esperienza maturata sul campo e per il ruolo istituzionale che in quegli anni ricopriva, Consigliere Comunale (1993 al '97), Assessore (1997 al '99) e di presidente del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), riuscì a dare nuova forma e vitalità a quel Comitato di quartiere che pur avendo perso diversi suoi componenti, ne aveva coinvolti tanti altri e tutto ciò determinò una nuova fase di continua crescita.

A ricoprire il ruolo di presidente nella nuova veste del Comitato di quartiere, veniva chiamato per acclamazione dei soci il sig. Giuseppe Elettrico, che ricoprì tale carica fino a settembre del 1998; nel corso del mese di ottobre veniva eletto presidente il sig. Filippo Purrazza ruolo che assumeva con grande umiltà, passione ed impegno guidando per ben undici anni il Comitato, fino al congresso dei soci del 18 gennaio 2010.

Anni non certo facili, anche a causa dallo spostamento della sede nei locali di via Vittorio Emanuele, tuttavia, il costante lavoro di quel gruppo di uomini capaci e determinati, diede nuovo impulso alle diverse attività programmate e realizzate con estremo successo.

In quegli anni, prendeva corpo quell'idea proposta da Rausa, condivisa e sostenuta da tutti, di creare una città nella città, dove ogni quartiere autonomamente potesse determinare la vita sociale, culturale e di sviluppo, grazie anche e soprattutto al Palio dei Normanni. I riferimenti delle città di Siena, Assisi, Arezzo, Asti, per citarne alcune, suddivise in Contrade, Quartieri, Rioni o Sestieri, che si accomunano a Piazza Armerina, perché detentrici di un Palio, divennero le linee guida da seguire, per "importare" usi e consuetudini già messi in campo in quelle titolate realtà.

Grazie al Palio, e al metodico e costante lavoro di quegli anni, oggi più che mai, Piazza Armerina vive la sua struttura civica e sociale nell'identità di quattro quartieri, con i propri confini territoriali, con le bandiere e gli stemmi araldici, attorno al campanile della chiesa in un'importante funzione di aggregazione.

Nel corso di un'assemblea dei soci nel 2000, veniva ratificato quanto proposto dal Consiglio direttivo che proponeva l'aggiunta dell'epiteto "Nobile" (titolo da sempre riconosciuto dai restanti quartieri, in quando avevano le loro dimore le maggiori famiglie della nobiltà cittadina).
Da quell'anno la denominazione del nome cambiò in: "Comitato Nobile Quartiere Monte".

La presenza costante sul territorio determinò pareri e proposte alle Amministrazioni comunali, ai vari Enti, per promuovere e tutelare gli interessi civili, morali, economici e sociali del quartiere Monte, troppe volte decantato dalla politica e con altrettanta velocità dimenticato.

Seppure in maniera sommaria è d'obbligo indicare le principali attività portate avanti dal Comitato di quartiere che scandiscono con regolarità i mesi e gli anni di vita del Quartiere.

Le iniziative che si continuarono a portare avanti ed altre ancora vennero proposte, su impulso del presidente Purrazza e del Consiglio direttivo, furono le attività natalizie, con la realizzazione per ben due volte del Presepe vivente, della "Capanna di Gesù bambino"; il Falò alla Befana; le attività carnevalesche, con le feste in piazza; la Tavola di San Giuseppe, riproposta dopo anni di assoluto silenzio in città; le attività pasquali con la via Crucis vivente, la realizzazione del "Calvario"; le attività del Tre Maggio, in onore della Madonna; la partecipazione all'Infiorata; l'organizzazione del Palio dei Normanni, con le attività collaterali, per coinvolgere il popolo del quartiere, così nascono la Festa prePalio, il cerimoniale della presentazione e benedizione dei cavalieri giostranti, e la festa del Palio per il quartiere vincente. E ancora, il concorso di disegno su San Martino, santo patrono del quartiere, per i bambini della scuola, e tante altre iniziative.

Su precise proposte del Comitato, vengono realizzati dei lavori pubblici, Amministrazione Sottosanti, quali la nuova pavimentazione di piazza Crocifisso, la pavimentazione della piazzetta antistante la Biblioteca comunale e di piano Capodarso. Alla Regione siciliana venne più volte sollecitato il completamento dei lavori di restauro della scalinata della Cattedrale, che per diversi anni era rimasto un cantiere a celo aperto; per non parlare dell'impegno verso palazzo Trigona.

Veniva istituito il premio "Uomo del Monte e Amici del Quartiere Monte", riconosciuto alle personalità e a quanti si spendono nell'interesse della comunità.

Nel corso del congresso dei soci del 18 gennaio 2010, veniva eletto nuovo presidente Filippo Rausa, riconfermato per un secondo mandato nel corso dell'assemblea dei soci del 15 febbraio 2016.

Anni di continuo impegno e lavoro, le richieste all'Amministrazione comunale determinano la realizzazione dei sensi unici nelle arterie principali del quartiere, via Monte e via Crocifisso, fino ad allora con un traffico a dir poco caotico, il prolungamento del percorso del pullman urbano per un migliore servizio alla popolazione anziana residente nel quartiere.  

Nell'80° anniversario della nascita del nostro concittadino e quartierante Giorgio Boris Giuliano (22.10.2010), veniva proposta all'Amministrazione Nigrelli, la realizzazione di una lapide, che poi veniva collocata in via Monte nel caseggiato dove egli nacque.

Nel 2011, anno delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, veniva inviato un documento al vescovo Pennisi, dove veniva chiesto di individuare il luogo, dove nel più assoluto segreto era stato sepolo in Cattedrale il vescovo Sajeva, “fino ad allora un vescovo senza tomba" per dargli una degna sepoltura e riconciliarlo con la città. Il vescovo Sajeva aveva guidato la diocesi piazzese in un periodo turbolento quello risorgimentale che portò all’Unità d’Italia.

A quella proposta seguirono i lavori di ricerca e successivamente si dava degna sepoltura al vescovo Sajeva e al compianto mons. Cirrincione, che da anni era tumulato in un angolo della chiesa in attesa della realizzazione del monumento funebre.

Attraverso i rapporti con i cavalieri del Sacro militare Ordine costantiniano di San Giorgio, il 18 maggio 2014 il quartiere ha l'alto onore di ospitare nei locali della sede la principessa Beatrice di Borbone delle due Sicilie, in visita privata nella nostra Città.

E ancora, il quartiere sale alla ribalta delle cronache locali e regionali per la storica Udienza a Roma dal Santo padre, papa Francesco, il 27 agosto del 2014, nell'anniversario dei 50 anni dalla 1° vittoria del quartiere nel Palio dei Normanni.


Anni di passionale lavoro e di grandi gioie anche per via del traguardo raggiunto con la conquista della 20^ vittoria nel Palio nel 2013 e della 21^ nel 2014.

Nel 2012 veniva istituito il “Battesimo di quartiere”, un battesimo laico per “sacralizzare” l’appartenenza perpetua al quartiere, per simboleggiare la volontà da parte del quartierante di impegnarsi nel fare per il bene comune del Quartiere.

Di quel periodo le proposte di ripristino del giardino Carmelo Scibona, dopo varie richieste, venivano avviati i lavori di ripavimentazione del Giardino.

Il quartiere da sempre ha partecipato ed eventi ed iniziative di varia natura, una fra tutte, la partecipazione in costume storico alle celebrazioni del padre gesuita, il quartierante e concittadino Prospero Intorcetta a cui l'omonima Fondazione realizzava e donava alla Città un monumento con l'effigie di Intorcetta, posto nella piazzetta della biblioteca comunale.

Su richiesta dei quartieranti e dei soci venivano proposti momenti culturali di svago, con le visite in giro per l'Italia nei luoghi di fede, come San Giovanni Rotondo nel 2015, Assisi, Cascia e Roma per il Giubileo della Misericordia nel 2016, e ultima la visita a Napoli e costiera Amalfitana nel 2017 per non citare le diverse mete turistiche in Sicilia.

Il 20 giugno 2015 il Comitato inaugurava la nuova sede, in questi locali messi a disposizione dall’Amministrazione Miroddi, uno spazio più grande, funzionale, che ha permesso al Comitato di Quartiere di incrementare il ventaglio di iniziative, appuntamenti e momenti di ritrovo per i quartieranti, uomini, donne, giovani e anziani.

Altro traguardo raggiunto dopo decenni di richieste e aspettative è stato il finanziamento che l’Amministrazione Miroddi ha ottenuto per la realizzazione del campetto sportivo nel cortile esterno della scuola Trinità, che vedrà finalmente poter giocare in sicurezza i ragazzi del quartiere.

E ancora l’impegno verso le famiglie in difficoltà, con la raccolta alimentare di qualche mese fa che ha consentito di potere dare concrete risposte ad oltre 200 famiglie della Città.

La concessione di Socio onorario all'Arma dei Carabinieri nella persona del capitano dott. Vincenzo Bulla.

Nel corso di un'assemblea dei soci nel mese di dicembre 2016, veniva ratificato quanto proposto dal Consiglio direttivo che proponeva l'aggiunta al nome del quartiere che comunemente viene chiamato Monte, anche il suo nome topografico "Mira" (geograficamente parlando, questa collina dove nel 1163 i nostri antenati i normanni, iniziarono a costruire la città, si chiama Colle o Monte Mira).
Dal primo gennaio di quest'anno la denominazione del nome è cambiata in: "Nobile Quartiere Monte Mira".

Tutto il resto è storia, che ci fa riflettere sulle storie personali di tanti soci che si sono intrecciate con la vita del quartiere, sul lavoro prodotto nel corso di tutti questi anni, ma soprattutto sullo slancio sinergico dato alla comunità cittadina, che ha indotto i componenti dal quartiere, con grande passione a guardare sempre avanti con fiducia per continuare a progettare il futuro.

Pertanto, questo doppio anniversario è un momento importante perché porta con sé la gioia di un ennesimo traguardo raggiunto, ma anche la consapevolezza di dover rinnovare l’impegno che con ciclicità il comitato di quartiere porta avanti nelle varie e diverse attività.

E’ un momento di soddisfazione che rende particolarmente orgogliosi e che merita di essere condiviso con tutti coloro che negli anni hanno aggiunto un piccolo tassello, per tramandare ai posteri l’impegno di tanti uomini e donne che orgogliosi di appartenere a un grande quartiere, nel corso di questi 30 anni si sono scommessi.

Per questo importante traguardo raggiunto, il Nobile quartiere Monte Mira ha organizzato per il mese di giugno una serie di iniziative, che avranno inizio sabato 10 giugno alle ore 18.00 presso i locali della sede di via Floresta, con un momento celebrativo che vedrà la presenza dei soci fondatori, dei presidenti che si sono alternati, a cui verrà consegnato un riconoscimento. 

Infine, un rinfresco per celebrare il doppio Anniversario e un brindisi benaugurate sarà condiviso con i quartieranti e le autorità presenti. 

In successivi appuntamenti saranno celebrati i Cavalieri del Palio, le personalità presenti nel territorio del quartiere, così come in una celebrazione eucaristica in Cattedrale verranno ricordati tutti i Soci e i Cavalieri del Palio defunti.

A ricordo del doppio anniversario, il Comitato di quartiere ha presentato all'Amministrazione comunale un piccolo progetto, che vorrebbe la realizzazione di un monumento con roccia lapidea del territorio, sulla cui sommità sarebbe posta un'aquila, simbolo araldico del nobile quartiere Monte Mira. 

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