Sabato giorno 10 giugno 2017 il Comitato nobile quartiere
Monte Mira raggiunge un traguardo notevolissimo, 20 anni dalla Fondazione,
infatti il 10 giugno 1997, veniva registrato l'Atto Costitutivo e lo Statuto,
presso il notaio.
A onor del vero è giusto precisare che il Comitato di
quartiere Monte festeggia un doppio anniversario, la celebrazione del suo
ventesimo anno dalla "Costituzione con atto notarile" e i suoi 34
anni dalla "Fondazione", infatti il Comitato nasce nel 1983, con la denominazione
"Comitato Quartiere Monte", quale organizzazione prevista
dall'ordinamento giuridico italiano, giusto il Codice Civile agli articoli 39 e
42, che ne disciplina la natura, generalmente di pubblica utilità, con scopo
altruistico, che opera coinvolgendo una pluralità di persone.
In quegli anni, il Comitato non avendo la possibilità
economica e non immaginando una longevità di 34 anni, dal 1983, fece solamente
una registrazione dell’originario Statuto presso l’Ufficio del Registro di
Enna, perché così suggerito da terzi.
Il Comitato di quartiere, infatti, prendeva corpo nel corso
del 1983 da alcuni temerari quartieranti Salvatore Abate, Osvaldo Zitelli,
Gregorio Parlascino, il sacerdote don Michele Nicosiano, tanti altri soci, di
questi ricordiamo l'impegno di Donella Prestifilippo, Pietro Elastico, Vincenzo
Calcagno, Giuseppe Barresi, diversi giovani, tra cui Filippo Rausa; nasce per
motivi prettamente sociali, motivazioni che in quegli anni sfoceranno in
sonanti proteste, fuori e dentro il Palazzo municipale, con prese di posizione
contro le Amministrazioni che si succedettero.
La continua mancanza
dell'acqua, la scadente illuminazione pubblica e il ruolo periferico in cui il
quartiere era stato relegato, indusse diversi quartieranti a ideare un soggetto
attraverso il quale creare un movimento d'opinione univoco, a tale scopo venne
costituito il Comitato di quartiere, che trovo terreno più che fertile, anche
per via dell'innata vocazione cittadina che attraverso il Palio dei Normanni vede
la città già suddivisa nei quattro quartieri storici.
I quattordici anni che da quel lontano 1983 portarono al
1997, furono anni altalenanti, assemblee tra i quartieranti, il serrato
confronto tra i soci sulle strategie da perseguire, con la società civile e con
quanti guardavano con sospetto questa nuova realtà che cercava di conquistare
consenso.
In quegli anni ha ricoprire il ruolo di presidente furono i
sigg. Salvatore Abate dal 1983 al 1988; Paolo Roccazzella dal 1989 al 1990 e
poi ancora Salvatore Abate dal 1991 al 1996.
Le attività del quartiere a volte si confondevano con
quelle parrocchiali, per tutti la chiesa del Crocifisso era il quartier
generale del Comitato, che in alcuni locali della casa canonica aveva sede,
dove tutto, aveva una sua logica funzionale per entrambi.
Decine le braccia operative e altrettante le intelligenze
messe in campo per tutte le attività che con passionale dedizione venivano
portate avanti.
In quegli anni maturò la consapevolezza di essere
diventati una realtà territoriale che necessitava di essere "ufficialmente
riconosciuta", la strada era ormai stata tracciata, bisognava solamente
percorrerla, e proprio quei giovani che avevano maturato quella consapevolezza
di scommettersi per un quartiere migliore, avevano già preso in mano il
testimone da tempo e ritrovarsi presso l'ufficio di un notaio, fu come
ripartire per riscrivere una nuova pagina di storia cittadina.
Naturalmente non possiamo non affermare che l'anima
ideologica del nuovo percorso fu il dinamico Filippo Rausa che forte
dell'esperienza maturata sul campo e per il ruolo istituzionale che in quegli
anni ricopriva, Consigliere Comunale (1993 al '97), Assessore (1997 al '99) e
di presidente del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), riuscì a dare nuova forma
e vitalità a quel Comitato di quartiere che pur avendo perso diversi suoi
componenti, ne aveva coinvolti tanti altri e
tutto ciò determinò una nuova fase di continua crescita.
A ricoprire il ruolo di presidente nella nuova veste del
Comitato di quartiere, veniva chiamato per acclamazione dei soci il sig.
Giuseppe Elettrico, che ricoprì tale carica fino a settembre del 1998; nel
corso del mese di ottobre veniva eletto presidente il sig. Filippo Purrazza
ruolo che assumeva con grande umiltà, passione ed impegno guidando per ben
undici anni il Comitato, fino al congresso dei soci del 18 gennaio 2010.
Anni non certo facili, anche a causa dallo spostamento
della sede nei locali di via Vittorio Emanuele, tuttavia, il costante lavoro di
quel gruppo di uomini capaci e determinati, diede nuovo impulso alle diverse
attività programmate e realizzate con estremo successo.
In quegli anni, prendeva corpo quell'idea proposta da
Rausa, condivisa e sostenuta da tutti, di creare una città nella città, dove
ogni quartiere autonomamente potesse determinare la vita sociale, culturale e
di sviluppo, grazie anche e soprattutto al Palio dei Normanni. I riferimenti
delle città di Siena, Assisi, Arezzo, Asti, per citarne alcune, suddivise in
Contrade, Quartieri, Rioni o Sestieri, che si accomunano a Piazza Armerina,
perché detentrici di un Palio, divennero le linee guida da seguire, per
"importare" usi e consuetudini già messi in campo in quelle titolate
realtà.
Grazie al Palio, e al metodico e costante lavoro di quegli
anni, oggi più che mai, Piazza Armerina vive la sua struttura civica e sociale
nell'identità di quattro quartieri, con i propri confini territoriali, con le
bandiere e gli stemmi araldici, attorno al campanile della chiesa in
un'importante funzione di aggregazione.
Nel corso di un'assemblea dei soci nel 2000, veniva
ratificato quanto proposto dal Consiglio direttivo che proponeva l'aggiunta
dell'epiteto "Nobile" (titolo da sempre riconosciuto dai restanti
quartieri, in quando avevano le loro dimore le maggiori famiglie della nobiltà
cittadina).
Da quell'anno la denominazione
del nome cambiò in: "Comitato Nobile Quartiere Monte".
La presenza costante sul territorio determinò pareri e
proposte alle Amministrazioni comunali, ai vari Enti, per promuovere e tutelare
gli interessi civili, morali, economici e sociali del quartiere Monte, troppe
volte decantato dalla politica e con altrettanta velocità dimenticato.
Seppure in maniera sommaria è d'obbligo indicare le principali attività portate avanti dal Comitato di quartiere che scandiscono con regolarità i mesi e gli anni di vita del Quartiere.
Le iniziative che si continuarono a portare avanti ed altre ancora vennero proposte, su impulso del presidente Purrazza e del Consiglio direttivo, furono le attività natalizie, con la realizzazione per ben due volte del Presepe vivente, della "Capanna
di Gesù bambino"; il Falò alla Befana; le attività carnevalesche, con le
feste in piazza; la Tavola di San Giuseppe, riproposta dopo anni di assoluto
silenzio in città; le attività pasquali con la via Crucis vivente, la realizzazione del
"Calvario"; le attività del Tre Maggio, in onore della Madonna; la
partecipazione all'Infiorata; l'organizzazione del Palio dei Normanni, con le
attività collaterali, per coinvolgere il popolo del quartiere, così nascono la
Festa prePalio, il cerimoniale della presentazione e benedizione dei cavalieri
giostranti, e la festa del Palio per il quartiere vincente. E ancora, il
concorso di disegno su San Martino, santo patrono del quartiere, per i bambini
della scuola, e tante altre iniziative.
Su precise proposte del Comitato, vengono
realizzati dei lavori pubblici, Amministrazione Sottosanti, quali la nuova pavimentazione di piazza
Crocifisso, la pavimentazione della piazzetta antistante la Biblioteca
comunale e di piano Capodarso. Alla Regione siciliana venne più volte sollecitato il completamento dei lavori di restauro della scalinata della
Cattedrale, che per diversi anni era rimasto un cantiere a celo aperto; per non parlare dell'impegno verso palazzo Trigona.
Veniva istituito il premio "Uomo del Monte e Amici del Quartiere Monte", riconosciuto alle personalità e a quanti si spendono nell'interesse della comunità.
Nel corso del congresso dei soci del 18 gennaio 2010,
veniva eletto nuovo presidente Filippo Rausa, riconfermato per un secondo
mandato nel corso dell'assemblea dei soci del 15 febbraio 2016.
Anni di continuo impegno e lavoro, le richieste
all'Amministrazione comunale determinano la realizzazione dei sensi unici nelle
arterie principali del quartiere, via Monte e via Crocifisso, fino ad allora
con un traffico a dir poco caotico, il prolungamento del percorso del pullman
urbano per un migliore servizio alla popolazione anziana residente nel
quartiere.
Nell'80° anniversario della nascita del nostro concittadino
e quartierante Giorgio Boris Giuliano (22.10.2010), veniva proposta all'Amministrazione Nigrelli, la
realizzazione di una lapide, che poi veniva collocata in via Monte nel
caseggiato dove egli nacque.
Nel 2011, anno delle celebrazioni del 150° anniversario
dell'Unità d'Italia, veniva inviato un documento al vescovo Pennisi, dove veniva chiesto di individuare il
luogo, dove nel più assoluto segreto era stato sepolo in Cattedrale il vescovo Sajeva, “fino ad allora un vescovo senza tomba"
per dargli una degna sepoltura e riconciliarlo con la città. Il vescovo Sajeva aveva
guidato la diocesi piazzese in un periodo turbolento quello risorgimentale che
portò all’Unità d’Italia.
A quella proposta seguirono i lavori di ricerca e
successivamente si dava degna sepoltura al vescovo Sajeva e al compianto mons.
Cirrincione, che da anni era tumulato in un angolo della chiesa in attesa della
realizzazione del monumento funebre.
Attraverso i rapporti con i cavalieri del Sacro militare
Ordine costantiniano di San Giorgio, il
18 maggio 2014 il quartiere ha l'alto onore di ospitare nei locali della sede
la principessa Beatrice di Borbone delle due Sicilie, in visita privata nella
nostra Città.
E ancora, il quartiere sale alla ribalta delle cronache locali
e regionali per la storica Udienza a Roma dal Santo padre, papa Francesco, il
27 agosto del 2014, nell'anniversario dei 50 anni dalla 1° vittoria del
quartiere nel Palio dei Normanni.
Anni di passionale lavoro e di grandi gioie anche per via
del traguardo raggiunto con la conquista della 20^ vittoria nel Palio nel 2013
e della 21^ nel 2014.
Nel 2012 veniva istituito il “Battesimo di quartiere”, un
battesimo laico per “sacralizzare” l’appartenenza perpetua al quartiere, per simboleggiare la volontà da parte del quartierante di impegnarsi nel fare per il bene comune del Quartiere.
Di quel periodo le proposte di ripristino del giardino Carmelo Scibona, dopo varie richieste, venivano avviati i lavori di ripavimentazione del Giardino.
Il quartiere da sempre ha partecipato ed eventi ed
iniziative di varia natura, una fra tutte, la partecipazione in costume storico
alle celebrazioni del padre gesuita, il quartierante e concittadino Prospero
Intorcetta a cui l'omonima Fondazione realizzava e donava alla Città un
monumento con l'effigie di Intorcetta, posto nella piazzetta della biblioteca
comunale.
Su richiesta dei quartieranti e dei soci venivano proposti
momenti culturali di svago, con le visite in giro per l'Italia nei luoghi di
fede, come San Giovanni Rotondo nel 2015, Assisi, Cascia e Roma per il Giubileo
della Misericordia nel 2016, e ultima la visita a Napoli e costiera Amalfitana nel 2017 per non
citare le diverse mete turistiche in Sicilia.
Il 20 giugno 2015 il Comitato inaugurava la nuova sede, in
questi locali messi a disposizione dall’Amministrazione Miroddi, uno
spazio più grande, funzionale, che ha permesso al Comitato di Quartiere di
incrementare il ventaglio di iniziative, appuntamenti e momenti di ritrovo per
i quartieranti, uomini, donne, giovani e anziani.
Altro traguardo raggiunto dopo decenni di richieste e aspettative
è stato il finanziamento che l’Amministrazione Miroddi ha ottenuto per la realizzazione
del campetto sportivo nel cortile esterno della scuola Trinità, che vedrà
finalmente poter giocare in sicurezza i ragazzi del quartiere.
E ancora l’impegno verso le famiglie in difficoltà, con la raccolta
alimentare di qualche mese fa che ha consentito di potere dare concrete
risposte ad oltre 200 famiglie della Città.
La concessione di Socio onorario all'Arma dei Carabinieri nella persona del capitano dott. Vincenzo Bulla.
Nel corso di un'assemblea dei soci nel mese di dicembre
2016, veniva ratificato quanto proposto dal Consiglio direttivo che proponeva
l'aggiunta al nome del quartiere che comunemente viene chiamato Monte, anche il
suo nome topografico "Mira" (geograficamente parlando, questa collina
dove nel 1163 i nostri antenati i normanni, iniziarono a costruire la città, si
chiama Colle o Monte Mira).
Dal primo gennaio di quest'anno la denominazione del nome è cambiata in:
"Nobile Quartiere Monte Mira".
Tutto il resto è storia, che ci fa riflettere sulle
storie personali di tanti soci che si sono intrecciate con la vita del
quartiere, sul lavoro prodotto nel corso di tutti questi anni, ma soprattutto
sullo slancio sinergico dato alla comunità cittadina, che ha indotto i
componenti dal quartiere, con grande passione a guardare sempre avanti con
fiducia per continuare a progettare il futuro.
Pertanto, questo doppio anniversario è un momento
importante perché porta con sé la gioia di un ennesimo traguardo raggiunto, ma
anche la consapevolezza di dover rinnovare l’impegno che con ciclicità il
comitato di quartiere porta avanti nelle varie e diverse attività.
E’ un momento di soddisfazione che rende particolarmente
orgogliosi e che merita di essere condiviso con tutti coloro che negli anni
hanno aggiunto un piccolo tassello, per tramandare ai posteri l’impegno di
tanti uomini e donne che orgogliosi di appartenere a un grande quartiere, nel corso di questi 30 anni si sono scommessi.
Per questo importante traguardo raggiunto, il Nobile
quartiere Monte Mira ha organizzato per il mese di giugno una serie di
iniziative, che avranno inizio sabato 10 giugno alle ore 18.00 presso i locali
della sede di via Floresta, con un momento celebrativo che vedrà la presenza
dei soci fondatori, dei presidenti che si sono alternati, a cui verrà
consegnato un riconoscimento.
Infine, un rinfresco per celebrare il doppio Anniversario e
un brindisi benaugurate sarà condiviso con i quartieranti e le autorità
presenti.
In successivi appuntamenti saranno celebrati i Cavalieri
del Palio, le personalità presenti nel territorio del quartiere, così come in
una celebrazione eucaristica in Cattedrale verranno ricordati tutti i Soci e i
Cavalieri del Palio defunti.
A ricordo del doppio anniversario, il Comitato di
quartiere ha presentato all'Amministrazione comunale un piccolo progetto, che
vorrebbe la realizzazione di un monumento con roccia lapidea del territorio,
sulla cui sommità sarebbe posta un'aquila, simbolo araldico del nobile
quartiere Monte Mira.
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