"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 2 gennaio 2021

LA DOMENICA CON GESU' , II^ DOMENICA DOPO NATALE. SS. NOME DI GESU'.

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“ La sapienza fa il proprio elogio…Prima dei secoli…egli mi ha creato…mi sono stabilita in Sion…in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso…” Sir 24,1-2.8-12 . 
“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale…Perciò anch’ io (Paolo)…continuamente rendo grazie per voi ricordandovi nelle mie preghiere…” Ef 1,3-6.15-18 . 
“In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio…tutto è stato fatto er mezzo di lui…Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni…Venne tra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto…E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi…Dio nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato” Gv 1,1-18.

Quella di Giovanni, come ottimamente afferma E. Ronchi, che seguiamo in questo commento, è una grandiosa pagina, quasi “l’ ouverture” di una sinfonia. Essa spalanca le porte dell’ infinito e dell’ eterno. Giovanni, qui, compone un poema: ci fa compiere un volo vertiginoso d’ aquila. Egli proietta Gesù di Nazaret verso i confini del tempo e dello spazio. “In principio era il Verbo…e il Verbo era Dio”. Notiamo che queste famose parole coincidono con quelle iniziali della Bibbia. Sono l’ architettura delle cose. “Nel principio e nel profondo, nel tempo e fuori del tempo, tu, o Verbo di Dio, sei e sarai anima e vita di ciò che esiste” ( G. Vannucc) .

Un “incipit” grandioso che, poi, plana tra le tende dell’ immenso accampamento umano: “Venne ad abitare in mezzo a noi”.

Successivamente, il sacro autore apre nuovamente le ali e si lancia verso l’origine delle cose che esistono: tutto è stato fatto per mezzo di Lui. Le quattro parole, “in principio”, “tutto”, “nulla”, “Dio”, ci mettono in rapporto con l’ eternità, con Dio stesso e con tutte le creature del cosmo, elementi connessi tra loro nell’ unico stupendo arazzo dell’ essere. Senza di lui, nulla è stato fatto: non solo gli esseri umani, ma anche il filo d’ erba e la pietra e il passero intirizzito di freddo sul ramo: tutto riceve significato ed è plasmato da lui. E’ un suo messaggio e una sua carezza. E’ la sua lettera d’ amore.

In lui era la vita. Cristo non è venuto a portarci un sistema di pensiero o una nuova teoria religiosa. Ci ha comunicato vita. E, come riferisce Giovanni: “Egli è venuto perché abbiano la vita e l’ abbiano in abbondanza”. E la vita era la luce degli uomini.

Noi cerchiamo la luce ? Contempliamo la vita: essa è come un’ enorme parabola con luci ed ombre. Il Vangelo ci insegna a cogliere, perfino nelle pozzanghere dell’ esistenza, il riflesso del cielo, ad intuire i frutti già in un piccolo germoglio di una pianta in primavera. Cerchiamo luce ? Amiamo la vita, amiamola come la ama Dio, con i turbini e le tempeste, ma anche con il sole e le primule appena nate.

Siamo amici e abbiamo cura della tenda biblica, segno della presenza di Dio nella storia, perché è “ la tenda immensa del Verbo”, la “sorgente d’ acqua”, che scorre nel mondo.

“A quanti l’ hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio”. Ma cosa significhi tutto questo, esattamente, lo ha spiegato alla grande, Papa Francesco nell’ omelia di Natale. “ Dio viene nel mondo come figlio, per renderci figli…Dice a ciascuno di noi: tu sei una meraviglia”. Non sei inadeguato, non sei sbagliato: no, sei figlio di Dio. Sentirsi figlio vuol dire sentire la sua voce che sussurra nel cuore: “Tu sei una meraviglia” ! 

                                                Mons. Antonino Scarcione

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