"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 24 gennaio 2021

LA DOMENICA CON GESU', III^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Giona…predicava: ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta…I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli…E Dio si ravvide riguardo al male…e non lo fece” Gn 3,1-5.10 . 
“…Fratelli: il tempo si è fatto breve…quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero…quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo ! “ 1 Cor 7,29-31 . 
“…Gesù…proclamando il vangelo…diceva:…convertitevi e credete nel vangelo…” Mc 1,14-20.

La chiamata degli apostoli è figura dell’ invito alla sequela di Gesù. E. Ronchi con grande finezza ci aiuta a riflettere. Il Signore, lungo il mare di Galilea, “vide Simone e Andrea, che gettavano le reti”. Erano, infatti, pescatori, che svolgevano la loro attività quotidiana. Dio, come dice il teologo, si incarna nella vita: al tempio “preferisce il tempo”. Come accade nella Bibbia: Mosè e Davide sono incontrati da Dio, mentre seguono il loro gregge. Saul sta cercando le asine del padre. Eliseo ara la terra con i buoi, Levi è seduto allo sportello delle imposte.

E Gesù stesso “si è sporcato le mani” nella bottega di Giuseppe: sapeva certamente riconoscere ogni tipo di albero dalle venature e dal profumo del legno. Egli è maturato nella fatica quotidiana. Come afferma acutamente il pensatore, Teilhard de Chardin, “Dio si trova in qualche modo sulla punta della mia penna, del mio piccone, del mio pennello, del mio ago, del mio cuore, del mio pensiero”.

“Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini. E subito essi lasciarono le reti e lo seguirono”. Come Eliseo, che brucia l’ aratro nei solchi del campo. E’ vero quello che dice A. Guida: “In tutta la Bibbia le azioni dicono il cuore”. Gesù, passando, per le vie e le piazze della Palestina, “mette in moto le vite”.

Ma dove sta la sua forza ? Ai quattro personaggi, cosa mancava, per convincersi ad abbandonare tutto e, così, acquisire un “mestiere” improbabile, come è quello di pescatori di uomini ? Andare dietro a quel giovane Maestro, senza nemmeno sapere dove li avrebbe portati ! Avevano il lavoro, la casa, la famiglia, la salute, la fede, tutto il necessario. A questo punto, notiamo che avvertivano, dentro di sé, come un vuoto. Cos’ è la vita ? Pescare, mangiare, dormire ? Tutto qua ? E’ vero, conoscevano alla perfezione le rotte da seguire, per muoversi nel lago. Vediamo che Gesù li ha affascinati, offrendo loro la rotta del mondo per un’ avventura dentro il cuore di Dio e dei figli di Dio. Mancava loro un sogno. E il Signore propone loro “il sogno di cieli nuovi e terre nuove”.

Gesù non spiega, loro non chiedono. Lasciati padre, barca, reti, compagni di lavoro, andarono dietro a lui.

Chi ha seguito il nazareno sperimenta che Dio riempie le reti, anzi riempie la vita, non ruba niente e dona tutto. “Rinunciare per lui è uguale a fiorire” (M. Marcolini). Due coppie di fratelli sono il primo nucleo della fraternità universale, il progetto di Gesù, che parlerà di Dio, che estenderà all’ umanità le relazioni familiari. Sì: tutti figli e “fratelli tutti”.

                                           Mons. Antonino Scarcione

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