"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 31 gennaio 2021

LA DOMENICA CON GESU', IV^ DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO / B

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il Signore mi rispose…Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò…” Dt 18,15-20 . 
“..Io vorrei che foste senza preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa del cose del Signore, come possa piacere al Signore; chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie…” 1 Cor 1,21-28 . 
“…Nella sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare…che vuoi da noi, Gesù Nazareno ? Sei venuto a rovinarci ? Io so chi tu sei: il santo di Dio ! “ Mc 1,21-28.

L’ autorevolezza di Gesù. Vediamo che la gente si stupiva, perché il Signore insegnava con autorità. Egli è autorevole, perché è credibile. Nella sua persona, infatti, “messaggio e messaggero” coincidono. Come afferma esattamente E. Ronchi, che noi seguiamo nella breve riflessione odierna, Gesù “dice ciò che è ed è ciò che dice”.

Il termine “autorevole”, in latino, significa “che fa crescere”. Proprio così. Gesù è “accrescimento” di vita. Egli non insegnava come gli scribi. I quali sono intelligenti, hanno studiato e conoscono a menadito le S. Scritture. Ma le “ascoltano” solo con la testa, con una percezione che lascia “indifferente” il cuore e non diventa vita.

Anche noi rischiamo di essere come loro (gli scribi): quasi fosse sufficiente avvicinarci al Vangelo con la sola ragione. Ci sembra di averlo capito. Spesso ci piace, ma la nostra esistenza non cambia. Certamente, la fede non è soltanto sapere le cose, bensì, farle diventare vita. Sappiamo bene che il mondo ha un grande bisogno di maestri autorevoli. Ma noi chi ascoltiamo ? Cerchiamo di scegliere, accuratamente, i nostri maestri e, con umiltà, camminiamo con chi è andato più avanti di noi. Da chi imparare ? Sicuramente da chi ci aiuta a crescere in sapienza e grazia, cioè nella capacità di uno “stupore infinito”. Dobbiamo individuare e “scegliere chi dà ali per volare alto”. Ovviamente, i maestri veri sono quelli che danno ulteriori ali, che ci permetteranno di trasformarle e farle diventare più forti.

Nella sinagoga di Cafarnao avviene un grande miracolo, la conversione di un uomo: è un indemoniato. Sta pregando nella comunità, è un frequentatore assiduo della sinagoga in giorno di sabato. A chiunque può accadere, purtroppo, di partecipare al culto ogni sabato in sinagoga, ogni domenica in chiesa, pregare e ascoltare la Parola, e mantenere contemporaneamente uno spirito ammalato, un’anima lontana, che non si lascia raggiungere né toccare dal messaggio evangelico. Si può vivere una vita come “cristiani della domenica”, senza farsi nemmeno “sfiorare” dalla Parola di Dio”.

Belle, in fine, appaiono le due domande successive: “Che c’ entri con noi, Gesù, con la nostra vita quotidiana ? Tu sei nel rito della domenica, in chiesa o nei cieli. Ma cosa c’ entri con la nostra vita quotidiana ? Sei proprio venuto a rovinarci ? La risposta è “sì”: Egli “è venuto”, ad esempio, “a rovinare le spade che diventano falci; le lance che diventano aratri, le conchiglie che imprigionano la perla”. Come afferma David M. Turoldo: “Mia dolce rovina”.

                                               Mons. Antonino Scarcione 

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