"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 7 marzo 2021

LA DOMENICA CON GESU', III^ DI QUARESIMA / B

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Io sono il Signore tuo Dio…Non avrai altri dei di fronte a me…Sei giorni lavorerai…ma il settimo giorno è il sabato…non farai alcun lavoro…Onora tuo padre e tua madre…” Es 20,1-7 .
“Fratelli, mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso…” 1 Cor 1,22-25 . 
“…Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e…i cambiamonete…Fece una frusta…e scacciò tutti fuori del tempio…Gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi…e…disse: portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato !...” Gv 2,13-26.

IL NUOVO TEMPIO E’ GESU’. L’ energica espulsione dei mercanti dal tempio è rimasta bene incisa nella memoria dei discepoli. Essa, infatti, viene riportata da tutti e quattro gli evangelisti. Sorprende ed emoziona, anche adesso, scoprire, in Gesù, la tenerezza di una donna innamorata e il coraggio di un eroe. Gesù entra nel tempio: ciò che farà e dirà è di fondamentale importanza. E’ un elemento essenziale per capire chi sia veramente Dio. Trova i venditori di pecore, buoi e mercanti e li caccia fuori. Ai venditori di colombe, invece, rivolge la parola: la colomba era l’ offerta dei poveri, egli riserva come un riguardo verso di loro. Getta a terra il denaro, il dio denaro, l’ idolo insediato nel tempio, come l’ eterno vitello d’ oro. Non fate della casa del Padre mio un mercato.

Ci chiediamo, quale sia la vera casa del Padre: è una casa di pietra ? Certamente no. “La casa di Dio siamo noi… “( Eb 3,6 ). Quindi, la parola di Gesù, come afferma E. Ronchi, si riferisce a noi. Egli afferma: Non fate mercato della persona ! . Non comprate e non vendete la vita. Voi, che comprate i poveri, i migranti, per un paio di sandali o un operaio per pochi euro. Se togliamo la libertà, se lasciamo morire la speranza, dissacriamo e profaniamo le persone, vero tabernacolo di Dio. C’ è in ognuno un tavolino di cambiamonete, quasi per trattare con Dio: io ti dò preghiere, sacrifici e offerte, tu in cambio mi assicuri salute e benessere, per me e per i miei. Ecco una fede da bottegai, che usano col Signore la scadente e decadente regola del baratto.

Noi sappiamo bene che “ l’ amore, se è vero, non si compra. Così, l’ affetto di una madre non lo potremo mai comprare. Da lei siamo ri-partoriti, ogni giorno, di nuovo” . Un padre non si deve placare con offerte o sacrifici di animali.

Il gesto di espulsione dei mercanti dal tempio con la frusta sembra di non avere conseguenze immediate, ma sappiamo bene che è profetico. Chi volesse pagare l’ amore, andrebbe contro la stessa natura dell’ amore. Esso si caratterizza, di per sé, per la sua gratuità. Quando i profeti parlavano di mercimonio, si riferivano a questo tipo di culto, offensivo verso Dio. Come se il fedele volesse “gestire” Dio, così: io ti dò preghiere e sacrifici e tu mi dai sicurezza e salute. L’ amore non si compra, non si mendica, non s’ impone, né si finge.

Se il Signore entrasse nel tempio della nostra persona, che cosa ci chiederebbe di rovesciare a terra, tra i nostri piccoli “idoli”, come fece con i tavoli dei mercanti del tempio ? Ci chiederebbe di buttare via tutto il superfluo.

                                                                    Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: