"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 24 aprile 2021

LA DOMENICA CON GESU', IV DI PASQUA / B

  ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Nel nome di Gesù il Nazareno…Crocifisso e Risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato…Gesù è la pietra…scartata…diventata la pietra d’ angolo…” At 4,8-12 . 
“…Carissimi, noi,…siamo figli di Dio…noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è”. 1 Gv 5,1-2 . 
“…Io sono il buon pastore…Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario…vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge e il lupo le rapisce le disperde…” Gv 10,11-18.

IL BUON PASTORE E’ ATTENTO ALLE PECORE CHE MANCANO. IL CATTIVO PASTORE PASCE SE STESSO E NON LE PECORE.

-Il pastore bello-buono. La IV Domenica di Pasqua viene detta Domenica “del buon pastore”, perché si legge un brano del 10° Capitolo di Giovanni, imperniato su questa immagine del buon pastore, tenera e drammatica, la più antica dell’ arte paleo-cristiana. Dopo il superamento del tabù contro e immagini, sulle pareti delle catacombe di Priscilla e di S. Callisto, compare la rappresentazione di un Cristo giovane, dai tratti apollinei, con la pecorella smarita sulle spalle.

La traduzione letterale della parola greca “calòs” è: “bello”. Cristo è “il bel Pastore”. Cioè il Pastore ideale: colui che realizza la missione del pastore. Dunque il “vero”, “autentico” pastore. Durante le nozze di Cana, anche il maestro di tavola commenta la somministrazione del vino di qualità, offerto fino al termine, utilizzando l’ aggettivo “bello”. “Io sono il pastore buono”, è il titolo più disarmato e disarmante che Gesù abbia dato a sé stesso: E’ il pastore forte che si erge contro i lupi e ha il coraggio di non fuggire.

Il pastore bello non è il campione o l’ eroe, ma il servitore fedele. Qui, la bellezza coincide con lo spirito di servizio e di gratuità.

-Il pastore generoso e i pastori mercenari. Come opportunamente osserva Papa Francesco, il buon pastore è attento alle pecore che mancano. Il cattivo pastore, afferma Sant’ Agostino, è quello che pasce sé stesso e non le pecore. Costui non le guida e non le cura.

Avendo introdotto il termine “bello”, nel brano bisognerebbe aggiungere quello di “brutto”. La mondanità, evidenziata dal S. Padre e dalle relazioni diocesane più equilibrate, rivela, tra gli operatori, una mediocrità preoccupante. Viene fuori, così, la teoria delle due “M”: Mondanità e Mediocrità, che si alleano, creando i disastri che conosciamo.

-Il cristiano e il buon pastore. L’ esperienza cristiana è l’ incontro con Gesù: sequela e unione con Lui. Ma chi è il cristiano? E che cos’ è il cristianesimo ? Cosa significa vivere da cristiani ?

Sicuramente non si è cristiani semplicemente per nascita o appartenenza etnico-nazionale. Lo si diventa, se si “rinasce” personalmente e si passa a convinzioni maturate e vissute, in cammino permanente di conversione. Il cristianesimo non è una dottrina, una filosofia o un’ ideologia, un sistema di principi e di valori nell’ interpretazione della realtà, in dialogo o in conflitto con altri sistemi di pensiero. Non è nemmeno una morale individuale e collettiva: l’ etica viene dopo. Il cristianesimo non può accettare di essere indicato come “religione civile”, cioè come giacimento e riserva di valori, per dare un’ anima ad una convivenza democratica debole di coesione: rischierebbe di essere strumentalizzato e asservito alla logica di questo mondo.

Al centro della fede e dell’ amore del cristiano c’ è Gesù, il Messia-Cristo, il buon pastore, figlio di Dio fatto uomo, morto e risorto, vivente nella Chiesa e nel mondo: non semplicemente un profeta o un maestro, ma la donazione e la rivelazione del volto e del cuore di Dio.

                                                                                  Mons. Antonino Scarcione 

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