"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 3 aprile 2021

LA DOMENICA CON GESU', PASQUA

  ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Gesù di Nazaret…Lo uccisero appendendolo ad una croce…Ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno…” Atti, 10,34a.37-43 . 
“Fratelli, se siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù…” Col 3,1-4 . 
“…Allora entrò anche l’ altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette…Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura che cioè Egli doveva risorgere dai morti” . Gv 20,1-9.

“VERAMENTE IL SIGNORE GESU’ E RISORTO ! Giovanni era giunto per primo al sepolcro. Aveva visto le bende per terra, ma poi aveva lasciato passare Pietro. Solo dopo entra anche lui nella tomba. Questi sono soltanto indizi, perché Lui, Gesù, essi non l’ hanno incontrato. Solo tracce di qualche cosa che è accaduto ! Eppure Giovanni “vide e credette”. E’ proprio quello a cui veniamo invitati anche noi, in questo giorno di Pasqua.

Certamente, non è facile accettare la novità della Pasqua, tanto più che ci si trova subito davanti ad un sepolcro vuoto ! Gesù, il Crocifisso, è risorto ! La sua presenza non è più quella di prima, non è più una presenza fisica. Sarà la Scrittura a farci entrare, un po’ alla volta, dentro al mistero della sua passione e morte e a farci comprendere il senso di ciò che è accaduto.

Assieme a Giovanni, quindi, anche noi siamo invitati a credere, a fidarci, ad aprirci al nuovo, che irrompe nella storia e nella nostra esistenza. La nostra esistenza personale, strappata alla tristezza e al dubbio, viene colmata di speranza. Anche il nostro patire, la nostra fatica e i nostri insuccessi acquistano senso.

Anche la nostra morte è proiettata verso una vita nuova, verso “cieli nuovi e terra nuova”, che non sono un sogno, un’ illusione, ma una realtà che comincia proprio con la risurrezione di Gesù.

                                            Mons. Antonino Scarcione

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