venerdì 27 maggio 2011
In memoria di una Fontanella
“Noi la conoscevamo bene”. Sì, è la cosa più banale da dire in questi casi. Però è vera. C’è chi se la ricorda dai tempi delle partitelle di pallone al parco, e chi l’aveva vista appena ieri (e assicura che “aveva un aspetto splendido, freschissimo”).
“Sono sempre i più buoni che se ne vanno”, e lei era buona davvero. Sempre disponibile, sempre pronta ad aiutare, a rinfrescare, a dissetare tutti. E senza chiedere niente in cambio.
Perché era fatta così: pubblica per vocazione, incapace di discriminare e di escludere. Tutto il contrario: il suo compito era quello di unire.
Se la gestione dell’acqua pubblica passa in mani private, corriamo il rischio di dire addio a una delle nostre amiche più fedeli e più care. Ma questo si può ancora impedire.
L’acqua pubblica è un diritto di tutti, non un interesse di pochi. Per un futuro diverso, vota sì al referendum del 12 e 13 giugno.
(prima di avviare il video, spegni il Tg di SKY)
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PASSAPAROLAAbbiamo bisogno di tutti voi e con tutti i mezzi.
Dobbiamo portare al voto almeno 25 milioni di Italiani.
Visto l'oscuramento dei referendum nelle reti televisive il mezzo più forte che possiamo mettere in campo è il passaparola.
Il messaggio che deve arrivare a tutti gli italiani è
“il 12 e il 13 giugno vai a votare Sì ai referendum contro la privatizzazione dell'acqua. Fai girare”.
Scrivetelo sui vostri profili Facebook, condividetelo nelle bacheche altrui, scrivete mail, sms, fate telefonate. Dobbiamo raggiungere tutte e tutti, anche chi non usa internet!
Tutti insieme ce la possiamo fare. Passaparola!
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