lunedì 27 febbraio 2012
Torna a sventolare il tricolore sul balcone di palazzo Trigona
Venerdì scorso, ritornando a casa, con mia grande meraviglia e piacere, ho avuto modo di ammirare sul balcone di Palazzo Trigona la bandiera d’Italia, e ciò che a primo acchito potrebbe sembrare un qualcosa di normale in un palazzo istituzionale, mi ha rimandato indietro nel tempo a quando frequentavo proprio in quel palazzo la Scuola Media.
E già, dopo più di trent'anni torna a sventolare il tricolore sul balcone di palazzo Trigona, sede del Museo della Città e del Territorio.
Dopo decenni di oblio, di lotte capeggiate dalla sezione locale di Legambiente, sostenuta negli ultimi anni da circa cinquanta associazioni, tra cui il nostro quartiere, che si costituirono in Comitato cittadino pro Museo Trigona; il sogno di vedere riaperto l’antico palazzo è ormai più che una certezza, e lo testimonia proprio quella bandiera che è tornata a sventolare i colori della nostra amata Italia.
Ero un giovane studente della Scuola Media Cascino, e in quegli anni 1977/78 la scuola che era ospitata in quegli sfarzosi ambienti adattati ad aule scolastiche, lasciava l’antica dimora per trasferirsi nella nuova e più funzionale scuola di via Ammiraglio La Marca.
Ricordo ancora quella bandiera che la mattina ci accoglieva nella grande piazza Duomo, sventolante quasi a salutarci, e ancor dopo quando il bidello l’ammainò per l’ultima volta.
Da quel giorno e son passati più di trent’anni, generazioni ci concittadini hanno lottato, sperato e comunque creduto in ciò che oggi, noi figli degli anni '60 all’epoca più che ragazzi possiamo vedere realizzato.
L'inaugurazione ufficiale dovrebbe avvenire il 24 maggio alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (a quanto ci è dato sapere), che diunge a Piazza Armerina per inaugurare la riapertura "totale" di una delle perle di Sicilia, la Villa Romana del Casale, restaurata e tirata a lucido dopo oltre cinque anni di interventi.
Speriamo e confidiamo che la presenza del Capo dello Stato, paladino di quegli idali che il tricolore rappresenta, possa essere foriero di un nuovo sviluppo culturale per la città di Piazza Armerina ed il suo comprensorio, e che attraverso nuove e sinergiche iniziative già avviate quali l'apertura della Pinacoteca, il Museo Diocesano e la valorizzazione del patrimonio monumentale del Centro storico, si aprano nuove prospettive di sviluppo per rimettere in moto l'economia cittadina che tanto stà soffrendo in quest'ultimi anni.
Filippo Rausa
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1 commento:
Anche per me è tata una bella emozione, perché proprio in quegli anni iniziavo a insegnare all'Istituto per Geometri, ospitato insieme alla Scuola Media, presso il Palazzo Trigona.
Io, insegnante in erba, avevo come preside il Prof. Schillaci, e tra i colleghi il Prof. Ignazio Nigrelli, che allora non sapevo, sarebbe diventato uno dei miei due più importanti punti di riferimento per il mio libro su Piazza.
Altri tempi!
Gaetano Masuzzo
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