prof. Gaetano Masuzzo |
Il prof. Masuzzo, insegnante in pensione, autore nel 2009 del libro "“Cronologia civile ed ecclesiastica di Piazza e dintorni" si definisce "un curioso appassionato della storia della città" questa passione lo ha portato a una ricerca sulle religiosa piazzese, la beata Arcangela Tirdera.
I miei studi - ci dice il prof - hanno preso spunto dalla inaugurazione lo scorso dicembre della Pinacoteca comunale, infatti, nel corso della mia visita nel corridoio di collegamento tra la sala azzurra e la sala gialla ho notato l’affresco che si riferisce genericamente a “Suore e frati di ignoto pittore siciliano secc. XVII e XVIII”, decorazione effettuate nel 1600 da Giovanni Gregorio Trigona nel Convento di Santa Maria di Gesù.
Partic. Affresco S.Arcangela Tirdera |
Consacratasi a Dio giovanissima, cadde ammalata nel 1572, e questo determinò il suo trasferimento dal convento presso la casa paterna dove rimase per 21 anni inchiodata al letto.
Nella sua grave malattia e cecità si mostrò un modello di pazienza.
Possedette doni sopranaturali e visioni e secondo alcune fonti dell’epoca, ebbe anche il dono delle stimmate.
La Beata Tirdera è sepolta, nella cappella di famiglia dei Tirdera, Miccichè e Cagno che si trova all’interno della Chiesa di San Pietro, considerata il Pantheon delle famiglie nobili piazzesi.
Infine Masuzzo aggiunge: “Sono onorato di questa bella opportunità legata alla presentazione della ricerca sulla Beata Tirdera nel corso della Settimana della cultura, spero possa servire alle giovani generazioni come stimolo culturale per amare e approfondire la conoscenza delle nostre radici storiche”.
Marta Furnari
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