Il 25 aprile si celebra l’anniversario della liberazione d’Italia dalla occupazione dall’esercito tedesco e dal governo fascista avuta luogo nel 1945. E' quindi doveroso dedicare una pagina a questa ricorrenza perché ha segnato una svolta importante per il nostro paese.
Dopo la liberazione d’Italia dai nazifascisti e i gruppi politici della Resistenza hanno ricostruito il nuovo stato italiano. Un nuovo stato basato sulla democrazia e sul rispetto delle libertà. Questa era l’idea in origine dello Stato italiano.
Ogni anno in svariate città italiane vengono organizzati cortei e manifestazioni per festeggiare e ricordare la festa della liberazione.
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Salvatore Principato |
Torino e Milano furono liberate il 25 aprile del 1945: questa data è stata assunta quale giornata simbolica della liberazione dell'Italia intera dal regime fascista e, denominata appunto Festa della Liberazione che viene commemorata ogni anno in tutte le città d'Italia.
A Milano, martedì 24 aprile, al palazzo della Regione, nella Loggia dei Mercanti, il Sindaco di Piazza Armerina, Carmelo Nigrelli e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia inaugureranno, alle ore 11, la mostra sul concittadino “Salvatore Principato, maestro antifascista”.
La mostra organizzata con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura, Moda, Design del comune di Milano, il Comune di Piazza Armerina, l’ANPI e il Palazzo Reale, sarà fruibile al pubblico sino al 26 aprile prossimo, con ingresso gratuito
Nella nostra Città con una cerimonia mercoledì 25 alle ore 18,00 verrà ricordato il maestro antifascista Salvatore Principato, nella omonima via (di fronte l’Hotel Villa Romana), in corrispondenza della targa marmorea apposta in sua memoria, il Sindaco e l’Amministrazione comunale deporranno una corona in suffragio del maestro piazzese.
L'8 luglio 1944, Salvatore Principato vieniva arrestato dalle SS., imprigionato nel carcere di Monza, è torturato dalla polizia nazifascista, che gli rompe anche un braccio.
Ai primi d'agosto viene trasferito a Milano, a San Vittore, infine fucilato il 10 agosto in Piazzale Loreto, è il più anziano dei Quindici martiri.
La moglie, Marcella Chiorri, e la figlia, Conbcettina, ne continuarono la lotta partigiana fino alla Liberazione.
Il 25 aprile è la Festa della Liberazione: ricordiamoci che uomini e donne di tutte le età sono morti allora, per garantirci i diritti democratici dei quali oggi godiamo. Grazie a loro.
La lapide affissa in viale Gran Sasso, 5 nella casa dove Salvatore Principato viveva con la moglie e la figlia fu posta subito dopo il 25 aprile 1945, grazie al contributo spontaneo di oltre cinquanta cittadini, che versarono chi 10 chi 1000 lire, in un esemplare concorso di solidarietà e riconoscenza.
Documenti e notizie si leggono nell’opuscolo Due scelte in tempi difficili: Mino Micheli – Salvatore Principato, a cura di Concettina Principato e Giovanni Patti (Milano 1985), una copia del quale è conservata alla Biblioteca Nazionale Braidense.
(Testo)
CON ANIMO INVITTO
IN QUESTA CASA
IL MAESTRO
SALVATORE PRINCIPATO
MEDAGLIA D'ARGENTO AL V.M. 1915-1918
COSPIRÓ PER LA LIBERTÁ E LA GIUSTIZIA
PIOMBO NAZIFASCISTA IL 10-8-1944
SUL PIAZZALE LORETO
ABBATTÉ IL SUO CORPO, INNALZÓ LA SUA FEDE
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