"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 11 settembre 2012

Autorizzato in piazza Nicosiano il mercato delle Pulci

Piazza don Michele Nicosiano, da circa due settimane i cosiddetti rifiuti ingombranti occupano quell'angolo di piazza occupata "abusivamente" da una cabina ENEL, che non si capisce ancora oggi, a distanza di anni, come sia stata autorizzata dall'Ufficio Tecnico Comunale, nel corso della Prima Repubblica.
La cabina ENEL sprofondata su se stessa è rimasta li anche dopo la sistemazione della piazza, sacrificando quel tratto di piano a belvedere, che doveva essere alberata, arredata con panchine e giochi per bambini.
E invece la cabina l'ENEL da vent'anni è li a sproloquiare i quartieranti, quale simbolo dell'arroganza delle istituzioni e ci riferiamo all'ENEL che per spostarla pretendeva dal Comune la modica somma di 100 milioni delle vecchie lire, figuriamoci oggi la pretesa con l'euro. 
Diverse amministrazioni si sono succedute da Sottosanti ai giorni nostri, ma nessuno e mai riuscito a farla spostare, questa mezza sprofondata, inerme con il bel tempo, è alquanto pericolosa per l'incolumità pubblica con le precipitazioni atmosferiche.

Infatti nel corso dell’ultima pioggia, da quel contenitore elettrico, allagatosi, e non è la prima volta, sono fuoriusciti "fulmini e saette", lasciando per delle ore mezzo quartiere al buio.
Se tutto ciò è normale, W Iddio, se è normale che in pieno centro storico vi sia uno squallore del genere, sarà che noi non abbiamo capito niente dalla vita.
Ma la storia che vi vogliamo raccontare invece è un'altra, peraltro alquanto buffa e curiosa, sempre con protagonista la cabina ENEL, infatti, la discarica ivi creatasi è diventata oggetto di culto per ogni tipo di rifiuto ingombrante, che i quartieranti con metodica passione puntualmente vi depositano.

Questa volta a farla da padrona sono materassi e sedie, lasciati da chi non si sa, ma si sa per lo meno, che questi, sono guardati a vista e con circospezione puntualmente ogni mattina dagli addetti allo scarico dei cassonetti della spazzatura.
Ammirati e riammirati stanno lì da due settimane a far bella mostra, quasi fossero i materassi in lattice della televendita del sig. Fabbricatore, e invece no sono da smaltire in discarica se non fosse che gli addetti ai lavori ogni mattina fanno finta di niente, come se il problema non fosse di loro competenza.
                                                                                                                Filippo Rausa



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