"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 22 settembre 2012

La domenica con Gesù, XXV del Tempo Ordinario

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

 I Lettura. "...Dissero gli empi: Tendiamo insidie al giusto...che ci rimprovera le colpe contro la legge..." Sap 2, 12.17-20

 II Lettura."...Fratelli miei, dove c' è gelosia e spirito di contesa, c' è disordine e ogni sorta di cattive azioni..." Gc 3, 16-4,3

 Vangelo. "...Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti..." Mc 9, 30-37


 Anche Gesù, come sottolinea il vangelo, "educa a valori diversi da quelli solitamente reclamizzati; infatti, i discepoli" tendono a recalcitrare davanti ad un discorso impegnativo. La stessa parola di Dio ci ricorda che la storia cristiana si radica nel momento "perdente" e drammatico della crocifissione di Cristo. Il servo offre la vita in questa prospettiva, facendo esplodere la più drammatica contraddizione evangelica ed ecclesiale: da un lato ci si incontra con il servo sofferente, dall' altro con i discepoli che sono addirittura in cerca di prestigio.
 Alla Chiesa è chiesto che, nonostante il dolore del tempo presente, compia con audacia gesti significativi nella sequela di Cristo-servo-abbandonato. Perché solo il Cristo, servo, è la "folle" bellezza, la vera novità della storia.
 - Dal conflitto al servizio. Osservando le persone, si percepisce come le relazioni tra le stesse persone sono segnate da conflittualità, sopraffazioni e autosufficienze. La contrapposizione tra generazioni, classi sociali e popolazioni è spesso letta come occasione per l' affermazione della propria personalità. Il cristiano, invece, come deve leggere questa realtà ?  Da dove hanno origine i numerosi conflitti della storia ?  
san Giacomo
San Giacomo afferma che "Dove c' è gelosia e contesa, là c' è disordine ed ogni sorta di cattive azioni. Per questo i vari conflitti vanno condannati. Ogni degrado, purtroppo, parte sempre dall' uomo.
Sono proprio gli squilibri interni della persona che rovinano l'armonia della creazione. E' vero, siamo spesso divisi in noi stessi e vediamo gli altri come nemici. Cristo, invece, all' interno degli scontri, fa una scelta netta di campo, schierandosi dalla parte dei deboli, individuati, nell' odierna pagina evangelica, nei fanciulli..Solo chi accoglie questa logica, può "capire" il Maestro, che è venuto " non per essere servito, ma per servire".
 - Servizio e croce. Anche oggi si può notare come chi sceglie la logica del servizio è oggetto di rifiuto. Come dice il "Libro della Sapienza", l'empio ha una filosofia edonistica, tesa unicamente alla ricerca del piacere. Per questo "sfida" Dio e l' uomo giusto: perché egli è fedele alla legge, vive la figliolanza divina e non cede alla persecuzione. Siamo consapevoli che il vangelo non eliminerà i conflitti, perche la società si trova dentro la violenza e le contrapposizioni. Conseguentemente, coloro che scelgono di essere operatori di pace, devono lasciarsi inondare dalla luce della sapienza, che è pura, pacifica e mite.
 - Solo per amore. Siamo chiamati a disinnescare tutti i focolai di violenza e sopraffazione. Gesù Cristo, per affermare la verità, ha accettato anche il conflitto e molte volte ha subito la violenza degli avversari.  Ma è Lui che resta il vivente e ci invita a seguirLo nel segno dell' amore.

                                                                       Mons. Antonio Scarcione   

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