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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 29 aprile 2014

Liberi Consorzi di Comuni , quale futuro per Piazza Armerina?

La domanda è d’obbligo, in queste settimane si parla tanto dei nuovi Liberi Consorzi di Comuni, che poi tanto Liberi non sono, vista la legge votata all’Assemblea Regionale Siciliana, la numero 8 del 24 marzo 2014, che istituisce i Liberi consorzi comunali e le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. 

Infatti, rispetto ai 9 già previsti (le ex Provincie), il numero dei Liberi consorzi potrebbe aumentare, nel caso in cui, entro 6 mesi i Comuni, con deliberazioni dei Consigli comunali potrebbero decidere se costituirne di nuovi o aderire ad altro consorzio. 

Per farlo però dovranno essere rispettati alcuni requisiti: continuità territoriale, popolazione non inferiore a 180 mila abitanti.

Altra condizione per il distacco è che nel Libero consorzio di provenienza, nel nostro caso Enna, la popolazione non risulti inferiore a 150 mila abitanti, altrimenti il Comune di Piazza Armerina qualora la volontà del Consiglio comunale fosse quella di migrare altrove, paradossalmente lo vedrebbe costretto a restare con Enna. 

Infatti, in base ai calcoli Piazza Armerina potrà decidere di lasciare il Libero Consorzio di Enna solo se sarà la prima a scegliere di farlo. Se Pietraperzia, che ambisce al Consorzio di Caltanissetta, dovesse decidere prima di Piazza, la diminuzione degli abitanti nell’attuale Consorzio di Enna non ci permetterebbe di scegliere. 

“Tutto cambia affinché nulla cambi” la frase celebre del principe di Salina, nel Gattopardo, un motto certamente ancora e sempre più attuale di una terra che cambia la propria pelle senza cambiare il proprio sangue.

Detto ciò è ben chiaro che occorre fare in fretta, la tempistica in questo caso è determinante se non si vuole restare a guardare lo scorrere degli eventi. 

Nel frattempo, lunedì 28 aprile ha avuto luogo un Consiglio comunale, che se da un lato auspica di passare con l’area metropolitana di Catania, dall’altro non si capisce perché propone di nominare una commissione per avviare un dibatto con tutte le forze sociali, dibattito che comunque verrebbe fuori in virtù della legge che prevede un referendum per sondare il parere dei cittadini.

La Legge sui Liberi Consorzi, pur nella sua ambiguità, da una possibilità, una svolta, quella di intravedere un possibile futuro migliore, l’augurio o forse sarebbe meglio dire la speranza è che non venga mortificato questo legittimo sentimento che anela nell’animo della maggior parte dei piazzesi.

                                                                                                       Filippo Rausa

3 commenti:

angelo ha detto...

Mentr u med'cu studía...u malatu s' n va! Non e'tempo di consultazioni,il problema e' stato analizzato nel tempo e con le esperienze...la decisione e' facile!

vtr ha detto...

Ai tempi dei governi democristiani di centrosinistra, era regola formare una commissione di studio che a sua volta nominava un'altra sottocommissione che a sua volta nominava un, altra sottocommissione che a sua volta nominava.............

aldoamico ha detto...

La nobile città diPiazza Armerina già città comarca,sede vescovile non può scegliere di andare ad altro consorzio per fare la ballerina di terza fila