- Notte di luce. L' annuncio del Natale è un "annuncio paradossale": un Dio si fa uomo ! Proprio, attraverso le letture bibliche, si può "evidenziare" questo paradosso della fede e dell' esistenza cristiana. Censito come tutti gli altri bambini, c' è anche il Figlio di Dio: il re dei Giudei, atteso da tutto il popolo d' Israele, viene riconosciuto dai pastori. Il segno della venuta del Salvatore è, semplicemente, un neonato. Dio, che immaginiamo come infinitamente grande, si manifesta in un modo infinitamente piccolo. Le parole, "luce, gioia, pace, ricorrenti nella Liturgia, toccano profondamente la nostra vita.L' avvenimento sarebbe passato, certamente, inosservato, se i pastori non avessero ricevuto quell' annuncio insolito: "Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore". Il segno, piuttosto modesto, è il seguente: "Troverete un bambino, avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". A riconoscerlo, sono alcuni pastori, che vengono inondati di luce.
- Luce per tutta l' umanità. Le tenebre venivano, finalmente, spezzate: entrava nella storia colui, che è la Luce del mondo. Lo faceva in modo inconsueto: diventando uomo e sperimentando, subito, i disagi propri della condizione umana. A partire da quella notte, nessuno potrà più affermare di "attraversare" una storia, in cui è calata una coltre di buio totale. Coloro, che lo desiderano, infatti, possono lasciarsi illuminare da quella Luce.- Luce anche per noi. Anche noi, come i pastori, nella nostra esperienza, abbiamo dovuto "sfidare l' oscurità". Anche a noi viene mostrato un bambino, deposto nella mangiatoia. Chi può dire, dopo quell' estrema povertà del Figlio di Dio, di essere stato abbandonato a sè stesso, alle sue sofferenze e ai suoi mali?
Chi può dire che il disorientamento è completo e non sappiamo più dove andare, quale strada prendere ? Ora sappiamo che quella Luce indica una via, che conduce alla felicità, alla pienezza della vita. Essa ci sottrae a tante sirene ammaliatrici e ci guida verso il termine del nostro pellegrinaggio.
- Luce anche per tutti quelli, che sono piccoli e poveri, che sopportano "carichi" troppo pesanti, che attendono un segno di bontà e di tenerezza da parte di Dio. Per tutti quelli, che sono giunti preparati alla celebrazione del Natale; ma anche per quelli dell' ultima ora, "afferrati da una nostalgia di Dio", che non possono tacitare o controllare. Per quelli, che cercano, senza stancarsi; per quelli, che invocano un sostegno e una presenza; per quelli, che attendono misericordia e grazia, per cambiare vita.



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