"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 6 dicembre 2014

La Domenica con Gesù, II^ di Avvento / B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: "Consolate, consolate il mio popolo- dice il Signore- Parlate al cuore di Gerusalemme...Nel deserto preparate la via al Signore..." Is 40, 1-5. 9-11 . "...Davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno...Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato... E la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta..." II Pt 3, 8-14 . "...Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri...Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali...Egli vi battezzerà in Spirito Santo". Mc 1, 1-8.

 - Prepariamoci alla venuta del Signore. La II Domenica di Avvento richiama la nostra attenzione all'attesa e, contemporaneamente, risponde alla domanda: "Nell'attesa, cosa fare? ". Grazie ai sacri testi, possiamo, infatti, "compilare un vademecum" per il tempo presente. Fin da subito, gli "Oremus"(=Preghiamo) d' inizio e fine della celebrazione ci invitano a concentrare la mente e il cuore su Dio: "Fa, che il nostro impegno nel mondo non ci ostacoli nel cammino verso il tuo Figlio" e "Insegnaci a valutare  con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca dei beni del cielo". Ecco, quindi, il nostro impegno: Alzare illo sguardo, per intravvedere "il Signore, che viene".
 Sappiamo bene che l' esistenza del credente si radica tra la passione per la "giustizia possibile" nella storia e il "compimento" della profezia, contenuta nel Salmo 84/85:
" Amore e verità si incontreranno, giustizia e pace si baceranno". Proprio come dice il teologo, H.U.Von Balthassar : "L'esistenza cristiana è come il dito di Giovanni Battista, che indica continuamente il Messia, colui che era, che è e che viene".
 - L'arte di preparare. Anche evidenziando soltanto i momenti, nei queli utilizziamo i termini "preparazione e/o preparare", ci rendiamo conto di quanti ambiti della vita comportino "tempi e pratiche". Ad es., la scuola (studio, esami, tests...), la cucina, lo sport, la burocrazia, i viaggi, il sonno,  la festa, la liturgia...). Notiamo che l' arte di preparare collega saldamente i due elementi: tempo e ritualità, infatti essa è sempre una sintesi di azioni e di riti, che si svolgono nel tempo.
 "Preparare" è certamente un' articolazione del verbo "attendere". Persino le celebri parole de "Il Piccolo Principe" sintetizzano tutto ciò: "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, io, alle tre, comincerò ad essere felice. Col passare dell' ora, aumenta la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità ! Ma se tu vieni, non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore...Ci vogliono i riti". "Che cos' è un rito ?", disse il piccolo principe. "Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe."E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un' ora dalle altre".(Cap.XXI)
 La qualità della preparazione manifesta la qualità dell' attesa: "Dimmi come prepari e ti dirò cosa-chi-come attendi" e viceversa. Questa "tensione" è espressa molto bene da Ignazio di Loyola: "Agisci come se tutto dipendesse da te, sapendo che, in realtà, tutto dipende da Dio".
 - Pazienza del tempo e tempo della pazienza. "Davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno..." Quest' affermazione della II Lettura ci offre la caratteristica dell' attesa e della preparazione alla venuta del Signore, che possiamo sintetizzare nella virtù della pazienza. Essa è una "virtù adulta", 
che, invece di volere "tutto e subito", conosce, accetta e vive la " lentezza" e la "gradualità" della vita umana. 
Giovanni Battista (Leonardo Da Vinci)
La fretta e il rifiuto dei ritmi della vita, che, a volte, ci travolgono con accelerazioni e lentezze, ci fanno pensare che il tempo sia "un tempo perso", del quale bisogna andare in cerca. L' attesa del giorno del Signore ci pone di fronte alla verità del tempo, che è l' esperienza della libertà e dell' alterità dell' altro. Invece, quando "il tempo è di Dio", esso non è mai perduto, ma sempre "salvato e salvaguardato", perchè possa essere, per noi, passione, pazienza, preghiera e santità.
 - Appello alla conversione. Siamo invitati a prendere sul serio il messaggio del Battista:" Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri". Colui che è venuto nella carne è in grado di trasfigurare la nostra vita e la storia dell' umanità. Lasciamoci scuotere, quindi, da questa voce, essa ci strappa ai nostri ritmi abituali, ci "obbliga" a scrollarci di dosso il torpore e a renderci disponibili al nuovo. L' Avvento è il tempo, in cui noi siamo messi di fronte al progetto di Dio, alla sua proposta di felicità, che può dare senso al nostro cammino. Troviamo il tempo indispensabile, perchè lui, Gesù, parli al nostro cuore. Non è nella fretta e nel frastuono che potremo comprendere la sua parola. Avvento significa trovare uno spazio per l' attesa e per l' ascolto.   
               

                                                                                    Mons. Antonino Scarcione

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