"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 6 gennaio 2015

Epifania del Signore

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


Testi: "Alzati, rivestiti di luce, perchè viene la tua luce...Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Madian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando la gloria del Signore" Is 60, 1-6 . 
"Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del mistero della grazia di Dio, a me affidata a vostro favore: per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero..." Ef 3,2-3a.5-6 . 
"...Alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: dov'è colui che è nato, il re dei Giudei ? Abbiamo visto splendere la sua stella e siamo venuti ad adorarlo...Entrati nella casa...si prostrarono e lo adorarono...Gli offrirono in dono oro, incenso e mirra..." Mt 2,1-12

San Matteo
Matteo presenta Gesù come il re dei Giudei, davanti a lui, ogni persona è chiamata a scegliere tra accoglienza e rifiuto. Il centro del brano è, dunque, una domanda radicale: io, da che parte sto ? Chi metto al centro della mia vita ? Matteo risponde alla domanda, mettendo a confronto le scelte dei vari personaggi.
- I Magi, sono stranieri, che compiono un lungo percorso, per incontrare Gesù. Vaghi segni celesti sono sufficienti, per porli in cammino. Al termine del viaggio "adorano" Gesù, riconoscendolo come Re e Dio.
- Erode e gli abitanti di Gerusalemme: non solo non si sono accorti della nascita del Messia, ma, anche dopo l' annuncio, non si muovono minimamente. Conoscono le Scritture, ma non "credendo" in esse, non trovano la salvezza. Per questo cercano di eliminare il bambino. Appare opportuno, quindi, "leggere" il testo con questo accorgimento.
- Alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme (v.1). Identità e patria dei Magi rimangono avvolte nel mistero. Il riferimento all'oriente, la domanda riguardo al re dei Giudei e la designazione dei gentili come "adoratori delle stelle", li identifica come stranieri, che, al tempo dell' evangelista, aderiscono al cristianesimo. L' oriente richiama l' universalità della salvezza: nella genealogia iniziale di Gesù, in cui egli è "figlio di Davide", ma anche "figlio di Abramo" (1,1), colui nel quale tutte le famiglie della terra saranno benedette; egli, infatti, conclude la narrazione con l' invio dei discepoli a tutte le nazioni (28,19) .

- La ricerca dei Mag è guidata da una stella, anzi dalla "sua" stella (v.2). Per la comunità di Matteo, la stella ha una grande risonanza biblica. L' oracolo del profeta straniero, Balam, afferma: "Una stella che spunta da Giacobbe" (Nm 24,17). La stessa profezia di Isaia dice: "Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere"( Is 60,3). La "stella", quindi, è per loro il segno del Messia nella storia, per illuminare l' umanità.
- I Magi ricercano il "re dei Giudei". Sappiamo che nelle scritture il re è: 1) Il rappresentante di Dio, per garantire giustizia e pace; 2) Il pastore chiamato a condurre con amore il gregge; 3) L' unto del Signore, inviato, per riportare gli uomini a lui. La questione, collegata al tema è, dunque, "riconoscere chi sia il vero re d' Israele": Erode o Gesù. Il popolo di Gerusalemme rifiuta il vero re e si allea con una regalità umana, falsa e violenta, quella di Erode, simbolo del potere cieco, che cerca di conservare la propria autorità, distruggendo gli altri, visti come nemici. La stella del re guida i Magi all' incontro con le Scritture, parola di Dio, affidata al popolo dell' alleanza.

La risposta di sacerdoti e scribi dimostra la loro conoscenza delle Scritture. Ma non basta conoscere la Parola, occore viverla". Infatti, possiamo anche compiere miracoli e dare la vita, invocando il nome del Signore, senza essere da lui conosciuti, perchè il nostro cuore non è in sintonia col suo.
Successivamente, i saggi, illuminati dalla Parola, riprendono il cammino, percorrendo la strada indicata dalle Scritture. La loro reazione è la "gioia", che per Matteo è il segno dell' adesione a Cristo. Cercare Cristo, libera dalla paura, dall' ansietà, dalla difesa del proprio potere e dalla propria autorità. Questa gioia, che Luca chiama "Shalom"-Pace, è il tesoro, per cui vale la pena vendere tutto.

- Entrando nella casa trovarono il bambino e la madre: si prostrano ed offrono doni. Lungo i secoli, ai doni si sono attribuiti significati particolari: oro(accoglienza della divinità di Cristo); incenso(riconoscimento della sua divinità); mirra(profezia della sua morte). Sembra, comunque, che Matteo non voglia attribuire un significato peculiare ai doni, ma segnalare al proprio lettore che le profezie antiche si sono realizzate in Gesù, il re d' Israele.
- Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un' altra strada fecero ritorno al loro paese (v.12). Il brano termina col riferimento al "sogno", utilizzato dall' evangelista come mezzo di rivelazione della volontà di Dio: è il segno che la storia non è "gestita" dai potenti, ma da Dio, che svela i segreti dei cuori e protegge chi ama. I Magi tornano, per un' altra strada. Ciò indica, certamente, che in loro, dopo l' incontro col Messia, c' è stata una profonda trasformazione. Al termine del percorso, i Magi scompaiono dalla storia, perchè il loro volto diventi quello di ogni uomo in cammino, in ricerca . Quanto ad Erode, la sua mancata adesione a Cristo genera in lui progetti di morte, E noi, da che parte stiamo ?
                                                                                        Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: