"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 26 giugno 2016

La Domenica con Gesù, XIII del Tempo Ordinario

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…IlSignore disse ad Elia: Ungerai Eliseo…Come profeta al posto tuo…Elia, passandogli vicino, gli gettò addosso il suo mantello…Eliseo…Si alzò e seguì Elia…” I Re 19,16b.19-21 . 
“Fratelli, Cristo ci ha liberati per la libetà!…Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri!...” Gal 5,1.13-18 . 
“…Entrarono in un villaggio di Samaritani…Ma essi non vollero riceverlo…Per la strada un tale gli disse: Ti seguirò dovunque tu vada…Le volpi hanno le loro tane…Ma il Figlio dell’ uomo non ha dove posare il capo…” Lc 9,51-61.

“Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi ? “ (Lc 9,54). Questa è la “logica e umana” reazione di Giacomo e Giovanni al rifiuto dei Samaritani. Ma Gesù li rimprovera e si avvia verso un altro villaggio. Come opportunamente afferma Hermes Ronchi, studioso di S.Scrittura e predicatore degli Esercizi Spirituali al S.Padre, “Gesù è uno che difende persino chi non la pensa come lui “. Umanamente parlando, i nemici sono coloro che si “combattono e, addirittura, si eliminano”. Gesù, al contrario, vuole persino cancellare l’ idea di nemico. Anzi, invita il cristiano a “superare il passato” e ad iniziare nuovi percorsi. Come accade ai tre nuovi discepoli. Al primo, che gli dice: “Ti seguirò dovunque tu vada”, Gesù soggiunge: “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il figlio dell’ uomo non ha dove posare il capo…”.

Anche se non è esattamente così. Infatti, Gesù stesso può fruire di “cento case” di amici, felici di poterlo accogliere e condividere, con lui, pane e sogni. In realtà, il Signore, con la metafora delle volpi e degli uccelli, “disegna” la sua vita, che è sempre a rischio e priva di sicurezza, perché minacciata costantemente dal potere religioso e politico.

Noi siamo abituati a sperimentare la fede, come un’ oasi di conforto e sostegno, pane buono, che nutre e dà gioia. La pagina del vangelo odierno, invece, vuole aiutarci a scoprire che la fede è anche un progetto, da cui può iniziare, per noi, un nuovo cammino; nel quale il cristiano corre il rischio di essere rifiutato o, addirittura, perseguitato, perchè egli, come diceva Leonardo Sciascia, “accarezza spesso il mondo in contropelo”, va contro corrente e non si “appiattisce” sul pensiero dominante.

Infine, le parole durissime di Gesù, “lascia che i morti seppelliscano i loro morti”, non intendono contrastare i più delicati affetti umani; vogliono, bensì, evidenziare la centralità del Regno: “Tu va’ e annuncia il Regno di Dio”. Se ti fermi “in superficie”, non vivi in pienezza la scelta di fede. Infatti, “Dio ha bisogno” di credenti, che avendo posto mano all’ aratro, non guardano indietro agli errori, alle incoerenze e ai fallimenti del passato, ma allungano lo sguardo in avanti, verso i grandi spazi di evangelizzazione del mondo.

                                                                              Mons. Antonino Scarcione      

Nessun commento: