"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 28 gennaio 2018

La Domenica con Gesù, IV del Tempo Ordinario /B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il Signore…susciterà…un profeta…a lui darete ascolto…” Dt 18,15-20 . 
“…Fratelli, io vorrei che foste senza preoccupazioni…” 1 Cor 7,32-33. 
“…Gesù… insegnava ed erano stupiti del suo insegnamento…insegnava loro come uno che ha autorità…” Mc 1,21-28 .
Valorizzando le felici intuizioni del biblista E.Ronchi, fisseremo alcuni elementi caratterizzanti della pagina evangelica. 
Ed esempio, lo stupore. Esso costituisce “un’ esperienza felice e rara”, che ci fa respirare meglio, man mano, che entra in noi l’aria nuova. “Salviamo”, quanto meno, lo stupore davanti a questa pagina del vangelo, che è quasi un “guardare Gesù e ascoltarlo”, ma con orecchio incantato, con occhio meravigliato, guardando come innamorati e ascoltando come bambini, pronti a meravigliarci, perché sentiamo parole che lasciano il segno (Cfr.”La Regola di S.Benedetto).

I pescatori, che il Signore sta per chiamare, mostrano di non essere pronti, come non lo siamo noi. Essi hanno, però, rispetto a noi, un vantaggio: si trovano di fronte al fascino del giovane rabbì, che li “sorprende”, come per un innamoramento improvviso, e li rapisce in una misteriosa estasi.

Gesù insegnava come uno che ha autorità. Lo sappiamo bene che autorevoli sono soltanto le parole di chi è amico della vita, di chi è credibile, perché dice ciò che è ed è ciò che dice: in lui, messaggero e messaggio coincidono.

Così dovrebbe essere per noi, se vogliamo evitare di essere ipocriti, che nessuno ascolta o testimoni che non convincono. E’ importante dire pane al pane e vino al vino. Infatti, i testimoni “silenziosi” del vangelo, sono i più efficaci. Come diceva lo scrittore Camus: “Sono sempre i pensieri, che avanzano con passo di colomba, quelli che cambiano il mondo”.

Notiamo che là, nella sinagoga di Cafarnao, c’ era un uomo “prigioniero” di uno spirito impuro. Gesù interviene. Non pronuncia discorsi complicati, né formula un sistema filosofico; si pone semplicemente accanto alla sofferenza e libera l’ uomo.

I demoni se ne accorgono e gli dicono: “Che c’ è tra noi e te, Gesù di Nazaret ? Sei venuto a rovinarci? “. E proprio così. Gesù è veramente venuto a “demolire” tutto ciò che rovina l’ uomo, ad “aprire” prigioni, a portare spade e fuoco contro tutto ciò che non è amore. Ad abbattere gli idoli, che “rovinano” il cuore dell’ uomo: il denaro, il successo, il potere e l’ egoismo. Contro di loro, Gesù pronuncia due sole parole:”Taci ed esci da lui”.

Così, tace e se ne va un mondo sbagliato; va in rovina, perché nasca un mondo nuovo. Come dice lo studioso: “Si spezza la conchiglia, ma appare la perla”.

                                                                           Mons. Antonino Scarcione                

                               

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