Testi: “…Ti benedica il Signore e ti custodisca…Faccia risplendere per te il suo volto…e ti conceda pace…” Num 6,22-27 . “…
La maternità di Maria ha un duplice aspetto e questo giustifica la posizione che lei assume nella storia cristiana: da una parte è la madre, attraverso la quale Dio prende dimora tra gli uomini, dall’ altra, attraverso il figlio “vero uomo e vero Dio”, lei trasmette agli uomini la possibilità di partecipare alla vita divina. L’ attenzione prioritaria al “Figlio”non sminuisce il ruolo materno di Maria: il titolo di “Madre di Dio”, che la fede cristiana le riconosce, per quanto paradossale, esprime la missione di Maria nella storia umana, in quanto possibile storia di salvezza.
Il vangelo fa rivivere l’ evento natalizio, con i suoi personaggi:
Nella prima lettura c’ è il “Nome” di Dio, ossia l’ essenza del mistero: la benedizione promessa a coloro che lo invocheranno. Invocare il nome del Signore vuol dire invocare la sua protezione. La seconda lettura, infine, unendo il ruolo di Maria-madre a quello di Dio-Padre, ci aiuta a comprendere l’ evento natalizio: “Dio ci ha donato il Figlio, per renderci suoi figli”.
Oggi, si celebra la 51a Giornata Mondiale della Pace. Il tema è: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”. Il Papa, dopo di aver ricordato che, nel mondo, ci sono oltre 250 milioni di migranti, di cui 22 milioni e mezzo di rifugiati, ha formulato gli auguri di pace a tutte le persone e a tutte le nazioni della terra.
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