"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 9 marzo 2019

La Domenica con Gesù, I^ di Quaresima / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


“…Il Signore ci fece uscire dall’ Egitto…E ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele…” Dt 26,4-10 . 
“…Se con la tua bocca proclamerai: Gesù è il Signore ! E con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo…” Rm 10,8-13. 
“…Di’ a questa pietra che diventi pane…Non di solo pane vivrà l’ uomo…Ti darò tutto questo potere e la gloria…se ti prostrerai…dinanzi a me…Il Signore Dio tuo, adorerai…Se tu sei il Figlio di Dio, gettati giù…Non metterai alla prova il Signore Dio tuo…” Lc 4,1-13.

Notiamo che liturgicamente l’ itinerario quaresimale inizia nel deserto delle tentazioni e si conclude nel giardino del sepolcro, rimasto vuoto. Dalle ceneri sul capo del mercoledì alla luce dell’ alba della risurrezione. Deserto e giardino racchiudono il progetto di salvezza integrale, che trasfigurerà, come dicono i teologi, l’ uomo e la natura, elementi costitutivi dell’ arazzo della creazione.

Le tentazioni di Gesù sono le prove, alle quali viene sottoposto il suo progetto di mondo e di uomo. Certamente, esse mettono la persona di fronte alla scelta tra due amori. Di’ a questa pietra che diventi pane: Cioè, trasforma le cose in beni di consumo, metti tutto a servizio del profitto.

Le parole del tentatore, inoltre, lasciano trasparire, in filigrana, un essere umano, che usa ed abusa di tutto ciò che esiste. Distrugge, anziché “coltivare e custodire” il creato. Riduce i sogni in denaro, trasforma tutto, anche la terra e la bellezza, in oggetti da consumare.

E, poi, il potere, che seduce regni e persone, falsi salvatori e falsi profeti, è “offerto” a Gesù, come “il massimo dei sogni”. Vediamo che il Signore respinge nettamente anche questa tentazione. Perché non cerca il potere, al contrario, appare come “il mendicante” dell’ amore: chi diventa come lui non si inginocchia davanti a nessuno, eppure diventa il servitore di tutti, lavando i piedi agli altri.

Quindi la terza tentazione: buttati giù, Dio manderà i suoi angeli, perché il tuo piede non inciampi in una pietra. Qui, affiora un Dio immaginario, che modifica le leggi della natura, quasi fosse un giocattolo. Gesù risponde che non gli angeli, ma Dio interviene con il miracolo umile e tenace della sua Parola: lampada ai nostri passi, pane alla nostra fame, cambiamento delle radici del cuore, che fanno germogliare relazioni nuove, con noi stessi, con gli altri, con Dio e con il creato.

                                                                                     Mons. Antonino Scarcione

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