"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 2 marzo 2019

La Domenica con Gesù, VIII del Tempo Ordinario / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“La parola rivela l’ uomo” Sir 27,4-7 . 
“La vostra fatica non è vana nel Signore” I Cor 15,54-58 . 
“Ogni albero si riconosce dal frutto” Lc 6,39-45.


-La parola di Dio nel cuore del credente. Nel contesto segnato dalla perdita dei valori cristiani, dobbiamo riaffermare la collocazione della parola di Dio nel cuore del credente. 
Nella I Lettura e nel Vangelo sembra che spontaneamente emerga ciò che è buono, invece, nella realtà, sembra apparire che, ciò che è condiviso dalla maggioranza, possa anche essere buono. A questo punto, diventa necessario assumere un criterio, per distinguere bene e male e che sia assoluto e non cambi al mutare del vento della gente.

E’ certamente la parola di Dio, presente nel cuore del credente, ad assume quel ruolo di criterio, per distinguere bene e male , che fa riferimento all’ infinita bontà del Signore. 
La frequentazione comunitaria domenicale della parola di Dio ci offre l’opportunità, perché l’insegnamento del Signore possa essere presente nel cuore e nella vita di ciascuno, per non lasciar crescere la trave nel nostro occhio ed avere la capacità di togliere la pagliuzza dall’ occhio del fratello o della sorella.

-Il cuore dell’ uomo sede delle decisioni e della volontà. Al cuore dell’ uomo non dobbiamo riconoscere un ruolo soltanto sentimentale, come se tutto potesse ricondursi alle emozioni, ma, coerentemente con la visione biblica, diciamo che il cuore dell’ uomo è sede delle decisioni e della volontà. 
Spesso l’ opinione pubblica contemporanea viene guidata dai mezzi di comunicazione sociale sul clamore che un avvenimento suscita e le sciagure attivano la disponibilità del momento creata dall’ emozione per le persone rimaste vittime del fatto.

Un cuore sede delle decisioni impegna la persona con tutta la sua vita. L’ uomo moderno fatica nell’assumere decisioni per tutta la vita, ma se le scelte di vita venissero assunte dopo l’ ascolto della parola di Dio, allora potremmo impegnare il cuore nelle decisioni, che con la volontà, facciano proseguire nel tempo di tutta la vita.

-La vittoria di Cristo sulla morte. Una riflessione propria merita la II Lettura, che irride alla morte, perché “Dio…ci dà la vittoria sulla morte per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo ! “. La morte è una realtà, che provoca la nostra reazione con ripercussioni sulla fede. Il messaggio di S. Paolo è chiaro: la morte c’ è per il peccato, “la forza del peccato è la Legge”, ma Cristo con la sua morte e resurrezione ci ha liberato dal peccato e introdotto nella libertà, nella grazia, nella comunione con il Signore. L’ attesa per noi cristiani è per il compimento della Scrittura, che manifesterà completamente la vittoria definitiva di Cristo sulla morte.

Siamo, quindi, invitati a rimanere “saldi e irremovibili”. Anche, oggi, nonostante l’ accelerazione del tempo, rimanere “saldi” nel Signore, esprime l’ aver trovato in lui il senso e il significato della nostra vita e diventare, verso le giovani generazioni, segno della presenza del Signore, che ci accompagna nel cammino. 

                                                                Mons. Antonino Scarcione

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