"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 3 ottobre 2020

La Domenica con Gesù, XXVII del Tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il mio diletto possedeva una vigna sopra un colle…vi aveva piantato viti pregiate…essa produsse, invece, acini acerbi…” Is 5,1-7 . 
“Fratelli, non angustiatevi per nulla…quello che è vero…nobile…giusto…puro…amabile…onorato…sia oggetto dei vostri pensieri…” Fil 4,6-9 . “…Un uomo…possedeva un terreno e vi piantò una vigna…Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono…Da ultimo mandò loro il proprio figlio…Ma i contadini visto il figlio…lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero…” Mt 21, 33-43.

Vediamo che Gesù amava le vigne. Vi ha letto un simbolo forte e dolce. Ad esempio, agli afferma: Io sono la vite e voi i tralci. Al Padre ha dato nome e figura di vignaiolo. “Io sono la vite e voi i tralci”. La pagina del vangelo odierno, invece, riferisce di una vendemmia di sangue. Una parabola cupa, con attori cattivi, anzi feroci. Si capisce subito che Gesù sta parlando a coloro che preparano la sua morte.

Le parole dei vignaioli appaiono insensate e brutali: costui è l’ erede, venite, uccidiamolo e avremo noi l’ eredità. Sembra di percepire quasi una forza primordiale e brutale, che sussurra: devi sopraffare l’ altro. Occupa il suo posto e avrai il suo campo, la sua casa, la sua donna e i suoi soldi.

Dio, invece, manda ancora servitori, altri profeti ed infine suo Figlio. Noi siamo vigna e delusione di Dio e lui, invece, continua a fare ciò che nessuno farà mai. Cosa farà il Signore della vigna ? Uccidere ancora, eliminare i vignaioli disonesti ? Vendetta, morte fuoco dal cielo ! No non sarà così. Infatti, Gesù introduce la novità tipica del vangelo: la storia di amore e tradimento tra uomo e Dio si concluderà con una vigna viva e una ripartenza fiduciosa. Quindi, il regno di Dio sarà dato ad un popolo che ne produca frutto.

Ci sono veramente, stanno sorgendo, dovunque, e il Signore sa vederli i vignaioli bravi, che custodiscono la vigna anzichè depredarla, anziché servirsene. Infatti, nella vigna di Dio è il bene che revoca il male.

                                                   Mons. Antonino Scarcione

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