"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 5 gennaio 2023

EPIFANIA DEL SIGNORE

 ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia.

“Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te…” Is60,1-6 . 
“Fratelli, penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro favore…le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità…” Ef 3,2-3°.5-6 . 
“…Alcuni Magi vennero da Oriente…Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono…e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra…” Mt 2,1-12.

LA SOLENNITA’ DELL’ EPIFANIA CELEBRA LA MANIFESTAZIONE DI GESU’ AL MONDO, COME SALVATORE DI TUTTA L’ UMANITA’. I MAGI SONO IL SIMBOLO DI TUTTI I CERCATORI DI DIO.

Come afferma G. Bezzi nella sua riflessione sulla celebrazione odierna, “Il fascino che avvolge il vangelo dei magi e la fortuna di questa pagina sono meritati”. Veramente, in questa liturgia, s’ intrecciano temi fondamentali per la fede di ogni credente, come: la ricerca, il desiderio e il cammino. Dio parla attraverso la natura e la Scrittura. Il tema della manifestazione del Signore a tutte le genti è il seguente: chi è il vero re dei Giudei, Gesù o Erode ? La paura del potente, il rischio di dirsi cercatore del bambino, il tema dell’ incontro, del dono, del sogno, del ritorno, fanno di questa pagina un Vangelo in miniatura.

-“La luce continua”. La luce della nascita di Gesù si manifesta a tutte le genti del mondo senza distinzione di razza e nazionalità. Il Dio fatto bambino è un dono per tutti gli uomini amati dal Signore. Matteo dice fin dall’ inizio del suo vangelo che Gesù è venuto per tutti gli uomini, per i lontani, gli stranieri, i pagani, ma che ricercano sinceramente il senso profondo della vita.

-“Un cammino che ci riguarda”. Il viaggio dall’ Oriente, la ricerca, la guida della stella, la scoperta di Gesù, la sua adorazione, costituiscono le tappe che i popoli e gli individui dovevano percorrere, per andare incontro al Salvatore. I magi per arrivare a Gesù, per vederlo e riconoscerlo come Salvatore, sono passati attraverso situazioni in cui hanno sempre dovuto chiedere, fare domande, interrogare e interrogarsi per comprendere i segni inviati da Dio. Il cammino di fede implica la ricerca e la costanza, ma è proprio da questo che nasce la gioia. C’ è, tuttavia, un paradosso: chi è partito da lontano trova Dio, mentre chi è vicino, come gli abitanti di Gerusalemme, non lo sa riconoscere.

-“La stella, un segno”. I magi si sono lasciati guidare da una stella. Così hanno compreso chi fosse e dove dimorasse Dio. Così il nostro cammino di fede può essere guidato da segni presenti nella nostra vita: la conoscenza della Parola di Dio, la dottrina della Chiesa, i sacramenti, ma anche la testimonianza di alcuni uomini e donne del nostro tempo, che si impegnano a vivere il Vangelo.

Così pure le parole sagge di alcuni “maestri” del nostro tempo. Non accontentiamoci di dove siamo arrivati nella nostra vita spirituale, riconosciamo che facilmente smarriamo la strada.

                                      Mons. Antonino Scarcione

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