"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 1 gennaio 2023

La Domenica con Gesù, MARIA SS.MA MADRE DI DIO

 ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

  
“Il Signore parlò a Mosè e disse:…Ti benedica il Signore e ti custodisca…faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia…e ti conceda pace…” Nm 6,22-27 . 
“…,Dio mandò il suo Figlio…per riscattare quelli che erano sotto la legge, perché ricevessero l’ adozione a figli…quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio” Gal 4,4-7 . 
“…(I pastori) andarono…e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia…I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto…Quando furono compiuti gli otto giorni…, gli fu messo nome Gesù…” Lc 2, 16-21.

“LA SOLENNITA’ ODIERNA DI MARIA MADRE DI DIO CONTINUA LA CELEBRAZIONE DEL NATALE ATTRAVERSO QUATTRO ASPETTI: MARIA COME MADRE DI DIO, MARIA COME BENEDETTA TRA TUTTE LE DONNE, IL DONO E L’ IMPEGNO DELLA BENEDIZIONE, IL DONO E L’ IMKPEGNO DELLA PACE. ( ED, IN FINE, IL NOME DI GESU’ = DIO-SALVA”).

Il vangelo proposto è quasi del tutto coincidente con quello della messa di Natale dell’ aurora. Il “focus” odierno è su Maria, sul bambino e sul nome di Gesù.

“Una storia da custodire…”. “Maria custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cure”. Il racconto mette in primo piano, dopo il parto, la figura della madre. Il tema è la sua meditazione interiore: Maria ascolta il racconto dei pastori. Però, essa “custodiva queste cose meditandole in cuor suo”. Ancora meglio, conservava con cura. Il plurale, queste cose, rimanda all’ annuncio dell’ angelo, al viaggio presso Elisabetta, all’ incontro, alla lode, insomma, alla storia “toccata” da Dio, in attesa che il tempo ne chiarisse il significato.

“…e ricomporre”. Maria è immagine dell’ autentico credente e non scivola in quella colpevole dimenticanza che sa di superficialità e ingratitudine. L’ altra azione di Maria è quella di “meditare”. Il verbo indica: “mettere insieme, incastrare i pezzi, farli collimare, comporre o ricomporre” realtà molto diverse, come, ad esempio, la mancanza di posto nell’ alloggio a Betlemme, o le parole dell’ angelo: “Colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio”. La Madonna scopre che Dio non spiega tutto e subito, ma fa camminare nel sentiero faticoso della fede.

Metterà insieme le parole di Simeone, a lei rivolte, sulla spada che le trafiggerà l’ anima, vaglierà le parole di Gesù dodicenne nel tempio: “Perché mi cercavate ? Non sapevate che dovevo occuparmi delle cose del Padre mio ? Un altro particolare è il luogo del custodire e mettere insieme: “il cuore”. Il cuore, nella visione biblica dell’ uomo, non è soltanto la sede dei sentimenti, esso indica,bensì, la radice delle decisioni, la persona intera capace di scelte libere e consapevoli. Il cuore nella visione biblica è la persona nella sua dimensione più intima, spirituale e operativa.

“Il nome della salvezza” . “Quando furono compiuti i giorni prescritti per la circoncisione , gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’ angelo. Dare il nome è prerogativa del padre in Israele e nel nostro caso si specifica che quel nome viene da Dio.

Il bambino, nato dallo Spirito Santo, è chiamato Gesù, nome che significa: “Dio salva”.

Sappiamo bene che il compito di Gesù sarà quello di vivere la sua unicità, la sua vocazione particolarissima: una vocazione che nasce dall’ amore, si manifesta nell’ amore e sfocia nell’ amore, fino alle sue ultime parole: “Padre, perdona loro”.

                                           Mons. Antonio Scarcione

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