"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 24 aprile 2016

La Domenica con Gesù, V di Pasqua / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Paolo e Barnaba ritornarono a Listra, Iconio e Antiochia…Confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede…” At 14,21b-27 . 
“…Ecco la tenda di Dio con gli uomini…Egli…asciugherà ogni lacrima…” Ap 21,1-5° . 
“…Vi do’ un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri..” Gv 13,31-33a.34-35.

Gesù ci ha indicato la strada, per rinnovare la comunità degli uomini. L’ itinerario è costituito dall’ amore reciproco tra i suoi discepoli. Noi siamo veramente Chiesa , se rendiamo visibile questo amore. Altrimenti non siamo più “sacramento di Dio” tra gli uomini.

-“Buona Novella ( o Novella 2000” ?). “La sai la novità ?” E’ la domanda che facciamo, quando vogliamo comunicare con qualcuno. Ma quello che vogliamo dire è effettivamente una novità ?

*Purtroppo, la “novità” è spesso una banalità o un pettegolezzo, che vogliamo dire, per apparire più simpatici.

* Il vangelo è, letteralmente, la Buona Notizia. E non si tratta solo di quattro libri scritti bene (i Vangeli), ma della persona di Gesù. La Buona Notizia è, che il Cristo non si tira mai indietro e il suo amore è più forte di tutti i nostri tradimenti. Anzi, si manifesta in particolare, quando lo tradiamo. Quando Giuda esce dal cenacolo, ormai è notte: la notte del tradimento e della morte. La vera notizia, quindi, non è tanto lo scandalo causato da Giuda, ma l’ amore con cui Gesù si offre totalmente, perché impariamo ad amarci, tra di noi, allo stesso modo.

-“I buoni racconti”. Normalmente, però, sembra assai difficile raccontare le cose belle e buone. Sembra quasi che non ne facciamo esperienza, durante le nostre giornate. Oppure ci sembra una cosa intima, di cui un po’ vergognarci, quasi che, davanti agli altri, non potremmo mostrarci così ingenui, da essere felici per le piccole gioie dell’ amore donato.

*E, per un cristiano, quali sono le gioie che vale la pena di raccontare ? La prima lettura ci suggerisce, in particolare: le fatiche della missione, dell’ annuncio del vangelo in tutto il mondo. Ad es., Paolo e Barnaba viaggiano tantissimo, sostenendo i perseguitati e aiutandoli, a camminare con le proprie gambe e annunciando la Parola nell’ Asia Minore. Al ritorno, il racconto che fanno è pieno di gioia, per aver visto come Dio agiva, per mezzo di loro, tra i pagani.

*Il nostro rinnovamento interiore passa attraverso la missionarietà. Nell’ annuncio, sia alla porta di fronte al pianerottolo, sia in uno sperduto villaggio dell’ Ecuador, la nostra vita si mette in gioco e si rinnova, attraverso esperienze inaspettate, spesso molto belle, perché, nel mondo, la sete di Dio c’è.

-“Rinnovati dall’ amore reciproco”. Nessuno è esente dal peccare e dal ferire gli altri. L’ amore fraterno dipende non solo da uno sforzo nostro.

*Dunque, che fare ? Dio ci risponde con le famose parole: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. I peccati e le ferite non sono cose insanabili. Certo, gli effetti del male che causiamo non scompaiono subito, proprio per questo è giusto aspettare quel rinnovamento universale promesso dal Signore. Egli ci dà la possibilità di lasciare che le ferite siano risanate, che le ingiustizie vengano superate e che la pace ritorni ad abitare tra gli uomini.

*Chi acoglie di essere rinnovato da Dio, sperimenta che il Signore è pronto a rinnovarlo ogni volta. Allora, si diventa, a propria volta, artefici di rinnovamento.

*Questo è il “comandamento nuovo”: seguire, cioè, l’ esempio di Gesù, che dà sé stesso per l’ umanità. In realtà, il comandamento dell’ amore non è “nuovo”. Gesù stesso attinge dall’ A.T.: amare Dio e amare il prossimo. La novità, caso mai, consiste in questo: per la prima volta, gli uomini hanno davanti agli occhi l’ esempio vivente “di un uomo”, che vive questo duplice comandamento, fino in fondo.

E se vogliamo rinnovare la nostra vita di cristiani e la stessa vita delle comunità, o ripartiamo dal mettere in pratica questo comandamento, oppure non ci sarà piano pastorale che tenga.

                                                                   Mons. Antonino Scarcione

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