mercoledì 18 maggio 2016
Recupero Luoghi Culturali dimenticati, il dott. Galati scrive a Matteo Renzi
Di seguito la missiva trasmessa dal dott. Francesco Galati alla presidenza del Consiglio dei Ministri, per invitare il Governo a finanziare il recupero del CHIOSTRO
DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO, da troppi decenni abbandonato e oggetto di raid vandalici.
On.le Governo
Italiano
Spett.le
Presidenza del Consiglio sei Ministri
Lo scrivente Dott. Francesco Galati, già
componente della Commissione tecnico-scientifica per i Siti UNESCO, patrimonio
dell'Umanità e in atto Presidente pro-tempore dell'Associazione
turistico-culturale MIRA 1163, corrente in Piazza Armerina (prov. Enna) con
sede legale in Via Monte,1 e-mail fgalati@alice.it, in
armonia a quanto previsto da codesto Spett.le Governo relativamente alla
disposizione economica di € 150 milioni per il recupero di luoghi culturali
dimenticati, in abbandono rappresenta quanto segue:
La Città di Piazza Armerina è conosciuta in tutto
il mondo per la presenza nel suo territorio della VILLA ROMANA DEL CASALE
(315-330 d.C), sito UNESCO e PATRIMONIO dell' UMANITA' dal 1997.
La Città
ha visto nei secoli la presenza di tutte le dominazioni che si sono susseguite
in Sicilia: dai Greci ai Romani, dagli Arabi ai Normanni, dagli Aragonesi
ai Borboni.
Essa fu distrutta nel 1161 per volere del Re Guglielmo il
Malo che la fece riedificare nel 1163 sul tavolato del Monte MIRA con lo stesso
materiale della distruzione.
Le predette dominazioni hanno lasciato delle
impronte indelebili di storia e di cultura che si possono leggere e
vedere attraverso i bellissimi monumenti, chiese e palazzi dell'epoca, di cui
la Città è ricca.
Per la sua grande importanza, anche, nel campo religioso, la
Città di Piazza Armerina è sede fin dal 1817 della Diocesi Vescovile.
Purtroppo
vi sono dei luoghi di grande valore artistico-culturale in completo abbandono
dovuto a mancanza di risorse finanziarie e negati alla fruizione, anche
turistica, da parte del tanti visitatori.
Tra questi luoghi in abbandono, di
elevatissimo significato artistico culturale, è da inserire il CHIOSTRO
DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO che si trova nel Centro Storico
in un complesso architettonico di ineguagliata bellezza ove, tra l'altro,
accanto insistono la maestosa Cattedrale del XVIII sec., opera dell'architetto romano Orazio Torriani, e nella piazza omonima, il Palazzo Trigona, sede del
Museo Archeologico Regionale.
Il contesto architettonico è uno tra i più belli
della Sicilia contrastato, purtroppo, dal desolante abbandono del citato
Chiostro, il quale deve essere restaurato al fine di dare decoro e completezza
al più volte citato contesto architettonico.
Il CHIOSTRO DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO
è di proprietà della Diocesi di Piazza Armerina ed è
costituito dall’ ex convento dei Frati Minori Francescani (XVII sec. su
impianto del XIV sec.) e dalla fabbrica dell’ex ospedale Chiello (1950), oggi
sede dell’Episcopio.
L’ex convento è composto dal corpo di fabbrica
quadrangolare che si sviluppa attorno al chiostro interno con il lato
orientale porticato adiacente alla chiesa e dalla lunga fabbrica a pianta
rettangolare confinante con la costa San Francesco.
L’immobile, un tempo
appartenente alla AUSL, è stato acquistato nel 2008 dalla Diocesi di Piazza
Armerina al fine di destinare l’intero complesso monumentale a Curia Diocesana,
Episcopio e Casa del Clero.
Con tale iniziativa si è dato l’avvio al
recupero e la valorizzazione di un importantissimo edificio, appartenuto
alla Fabbrica della Cattedrale fino all’ Ottocento, concluso con gli interventi
di recupero della sola ala settentrionale.
Le condizioni statiche-strutturali
del chiostro in particolare, hanno assunto caratteri di precarietà allorché
nel 2005 furono compiuti atti vandalici e il furto di diversi
capitelli, con conseguenti danneggiamenti alle colonne di sostegno, le
relative arcate in pietra contigue e alle volte di copertura.
Infatti
parte del porticato del chiostro è stato presidiato con opere di puntellamento
onde evitare ulteriori crolli e perdita di parti architettoniche.
Certi che la
presente segnalazione possa essere presa in considerazione, si porgono cordiali
saluti e si augura un proficuo lavoro. In allegato foto in cui versa il
Chiostro.
f.to Francesco Galati
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1 commento:
Anche io ho mandato una email al governo e, casualmente, ho messo le stesse foto!
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