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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 9 luglio 2016

Il 3 luglio la Diocesi di Piazza Armerina ha compiuto 199 anni

La diocesi di Piazza Armerina (in latino: Dioecesis Platiensis), fu istituita da Papa Pio VII su richiesta del Re Ferdinando I.
"Sanctissimi Domini Nostri Pii PP. VII Literae Decretales super dismembratone duodecim terrarum a nimis extensa cathaniesi Dioecesi, et in illarum praecipua Civitate noncupata Platien unius episcopatus eius nominis eractione in insigni Collegiata Matrici ecclesia beatissimae Virginis Mariae in Coelum Assumptae dictae civitatis, postulante Serenissimo Principe Ferdinando I Utriusque Siciliae, et Hierusalem rege, sancitae Romae MDCCCXVII."

Con questa dicitura inizia il decreto sulla erezione della Diocesi di Piazza Armerina e della Cattedrale emesso il 3 luglio 1817; manca quindi un solo anno alla celebrazione del Bicentenario.
La Bolla di 23 pagine è un inno alla città di Piazza Armerina, e disciplina tutto ciò che riguarda la nuova cattedrale  e la dote del vescovado e del Seminario. In essa viene delegato il piazzese mons. Filippo Trigona, vescovo di Siracusa, di curarne la esecuzione. 
Il 20 ottobre 1818 la Bolla ottenne il regio assenso, e il 17 marzo mons. Trigona la mandò in esecuzione.
La nuova diocesi comprendeva 13 comuni smembrati dalla diocesi di Catania: Piazza, Aidone, Assoro, Barrafranca, Valguarnera, Enna, San Filippo d'Agira, Mirabella Imbaccari, Raddusa, Leonforte, Nissoria, Pietraperzia e Villarosa. 
In seguito alla riorganizzazione territoriale delle diocesi siciliane, il 20 maggio 1844 Piazza Armerina acquisì l'attuale assetto territoriale, con la cessione di Assoro, San Filippo d'Agira, Leonforte e Nissoria alla diocesi di Nicosia, e di Mirabella Imbaccari e Raddusa alla diocesi di Caltagirone; contestualmente le furono assegnati i comuni di Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi e Riesi sottratti alla diocesi di Siracusa. Questa fu elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, di cui Piazza Armerina divenne suffraganea.
Maria SS. delle Vittorie, patrona principale della città divenne anche patrona della diocesi, festeggiata con grande partecipazione dei fedeli il 15 agosto.
Primo vescovo fu nominato Girolamo Aprile Benso, originario di Caltagirone, che ebbe l'incarico di organizzare la diocesi e di fondare le sue strutture principali. Tra i vescovi successivi si ricordano: Cesare Agostino Sajeva, che fondò l'odierno seminario nell'ex convento dei domenicani (1859); e Saverio Gerbino, che indisse il primo sinodo diocesano nel 1878 e dette un impulso culturale, disciplinare e spirituale al seminario. 
Figura di rilievo fu quella del vescovo Mario Sturzo (1903-1941), fratello di Luigi fondatore del Partito Popolare. Uomo di «ampia cultura filosofica e di profondo zelo pastorale... attraverso le numerose lettere pastorali e i quattro sinodi celebrati diede alla diocesi un'impronta pastorale di grande apertura alle questioni del tempo e di conseguente impegno sociale oltre che di formazione spirituale per il laicato... A lui si deve la fondazione della teoria filosofica del neo-sintetismo e del periodico "Rivista di autoformazione"». 
Al vescovo Sebastiano Rosso si deve la celebrazione di un congresso eucaristico diocesano e la fondazione, nel 1976, dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose.
Il 2 dicembre 2000, in forza della bolla Ad maiori consulendum di papa Giovanni Paolo II, la diocesi di Piazza Armerina è entrata a far parte della nuova provincia ecclesiastica dell'arcidiocesi di Agrigento.
Mons. Rosario Gisana
La ricorrenza centenaria fu celebrata da mons. Mario Sturzo nel 1924 (il ritardo fu dovuto alla guerra). le manifestazioni indette nella Quaresima del 1924 con una lettera pastorale, che richiamava ad una "rinnovazione spirituale", si articolarono con la celebrazione del IV sinodo e la traslazione in Cattedrale delle spoglie di mons. Palermo; il progetto di costruzione di un convitto maschile accanto alla casa degli oblati di Maria, da affidare agli stessi oblati.
Mons. Catarella celebrò il 150° anniversario nel 1967 con una serie di manifestazioni: Settimana pastorale del Clero e poi delle Religiose e del laicato; missioni popolari predicate dai Frati Minori francescani (ottobre-novembre); giornate dedicate al clero, ai religiosi e alle religiose e agli ammalati. le celebrazioni culminarono il 19 novembre con la Conferenza commemorativa del 150° e la Concelebrazione dell'episcopato siculo in Cattedrale presieduta dal card. Francesco Carpino.
Ora toccherà a mons. Rosario Gisana disporre le celebrazioni per il bicentenario. a tal proposito il vescovo ha investito il Consiglio Presbiterale perchè possa approntare le opportune manifestazioni.

                                             Filippo Rausa

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