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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 8 novembre 2019

San Martino, una pagina di Storia e Tradizione della nostra Città...



Lunedì 11 novembre, per il ventesimo anno consecutivo, il Nobile Quartiere Monte Mira, per ricordare la figura di San Martino santo Patrono del Quartiere, ha organizzato con il patrocinio dell'Amministrazione comunale, Assessorato al Turismo e Beni Culturali, il Concorso di disegno e poesia su “San Martino e la vendemmia” rivolto agli alunni della scuola l’Istituto Comprensivo Luigi Capuana/Filippo Cordova. 

I ragazzi saranno accolti alle ore 10:30 presso l’Auditorium dell'ex chiesa S.Anna, per la premiazione degli elaborati e la proiezione di un cortometraggio su San Martino. 
Ma chi era San Martino, di seguito la storia di questo santo venerato nella nostra città dall'anno 1000.
San Martino nasce a Sabaria (Szombathely) in Ungheria, nel 316. A 10 anni, mostra una grande sensibilità e attitudine per condurre una vita in comune con gli atri fedeli e, contemporaneamente, per fare esperienza di vita eremitica, nello studio delle Sacre Scritture, nella meditazione e nella preghiera. 
A 15 anni, si arruola e diviene ufficiale della guardia a cavallo, distinguendosi per le sue virtù: carità, modestia e spirito ascetico. 
Nel 334, ad Amiens in Francia, avviene il famoso episodio del mantello, tagliato a metà e condiviso con un mendicante. Successivamente, gli appare in visione il Cristo, avvolto proprio in un pezzo di mantello.
 Martino “legge” l’accaduto come il segnale della chiamata a diventare, da soldato dell’imperatore, soldato di Cristo. Affronta questa nuova avventura mettendosi alla sequela di Ilario,vescovo di Poitiers. 
Ritornato in Ungheria, converte la mamma al cristianesimo, in seguito, viene a Milano, per fare esperienza ascetico-monastica. 

 Nel 371, “a furor di popolo”, è nominato vescovo di Tours. Martino è, altresì, ricordato per i seguenti meriti: carità, guarigioni miracolose, esorcismi, evangelizzazione delle campagne e difesa della retta dottrina contro le eresie e le superstizioni. 
 La sua grande forza deriva dal saper coniugare: azione apostolica e vita contemplativa.   
 Dopo la sua morte, iniziano numerosi pellegrinaggi alla sua tomba dalla Francia, dall’ Italia e dalla Spagna. 
 Essi ebbero nuovo impulso dopo la conversione di Clodoveo, re dei Franchi, che si recò presso la sua tomba a rendergli omaggio.
 E' uno dei santi più popolari dell'Europa occidentale, tanto che molte chiese e parecchi comuni presero il suo nome.
 In Francia, portano il suo nome ben 485 comuni e 3667 parrocchie. In Italia, già nel XIII sec., 132 chiese e 15 altari.
 Il nome “Martino” vuol dire “dedicato a Marte”. 
 Emblemi di San Martino: Mantello diviso, Spada, Oca, Pastorale. E’ Patrono protettore di: Poitiers; dei Mendicanti, Sarti, Albergatori, Soldati.


La nostra città, PLATIA, edificata dai Normanni, nel nuovo insediamento del colle Monte Mira, dopo la distruzione della vecchia città avvenuta nel 1161 ad opera di re Guglielmo I d’Altavilla, volle legare la sua storia a questo grande santo a cui intitolò la prima chiesa madre costruita nel 1163.
Gli storici del tempo, ci dicono pure, che il re in persona, Guglielmo I d’Altavilla, venendo per la posa della prima pietra, approvava l’impianto costruttivo della nuova città, che veniva proclamata demaniale o regia, dando inizio alla fabbrica di San Martino.


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