"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 9 marzo 2020

Invochiamo Maria delle Vittorie in questo momento struggente per la vita di milioni di uomini e donne nel mondo...


Questa è la miracolosa icona bizantina di Maria Santissima delle Vittorie, Patrona della Città e della Diocesi di Piazza Armerina, che nel 1348 fermo la peste nera che aveva colpito tutta l'Europa.

L'icona e nota anche come il Vessillo papale, che Papa Alessandro II inviò al Conte Ruggero nel corso della guerra di Liberazione della Sicilia dalla dominazione Araba, dopo la famosa battaglia di Cerami del 1063.

A seguito delle altalenanti vicende della città di PLATIA, distrutta e successivamente ricostruita nel 1163 sul colle Mira (l'attuale quartiere Monte Mira), esso fu ritrovato nel 1348, anno terribile per la famosa peste nera che coinvolse tutta l'Europa, peste descritta dal poeta Giovanni Boccaccio nella sua opera Il Decamerone.

La Madonna apparve in sogno a don Giovanni Candilia nell'attuale caseggiato di contrada Piano Cannata, dov'è lì in quel periodo pestilenziale si era ritirato il religioso.

Dopo varie vicissitudini, perché non era creduto e l'intervento del vescovo di Catania, che ordinava al gran Magistrato cittadino di effettuare lo scavo, in ciò che rimaneva di un'antica Badia bizantina distrutta, di contrada Piazza Vecchia, lì in una cassa (un'arca di cipresso), venne ritrovata l'Icona, che portata in processione in Città, fece diradare la peste, e cessare il morbo pestilenziale.

La città di PLATIA che aveva perduto migliaia di anime fu salva e la Madonna delle Vittorie venne proclamata Patrona e Salvatrice della città di Piazza Armerina.

                                                      Filippo Rausa

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