"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 28 marzo 2020

La Domenica con Gesù, V^ DI QUARESIMA / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Così dice il Signore Dio: Ecco, io apro i vostri sepolcri, vi faccio uscire dalle vostre tombe, o popolo mio…” Ez 37,12-14 . 
“…E se lo Spirito di Dio, che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti, abita in voi, colui che ha risuscitato Gesù Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali…” Rm 8,8-11 . 
“…Marta disse a Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto !...Gesù le disse: tuo fratello risorgerà…Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà…” Gv 11,1-45.

Nel racconto della risurrezione di Lazzaro, vediamo che Gesù appare ancora più umano: freme, piange, si commuove, grida. L’ uomo, a sua volta, quando ama, compie gesti divini; Dio, quando ama, lo fa con gesti umani. La Chiesa, nell’ imminenza della Pasqua, ci invita a meditare sul grande segno della risurrezione di Lazzaro, “profezia” della resurrezione di Gesù. Lazzaro, fratello di Marta e Maria, era ammalato. Gesù amava molto questi amici. Nella loro casa di Betania trovava l’ accoglienza premurosa di Marta, l’ ascolto adorante di Maria e l’ affetto di Lazzaro. Le sorelle, “mandarono a dire a Gesù: Signore, colui che tu ami è ammalato”. Gesù è lontano e dice: “ Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio. E’, cioè, un’ occasione, perché si manifesti, attraverso il Signore, la gloria di Dio.

Dopo due giorni, Gesù decide di andare a Betania e aggiunge: “Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo”; poi, afferma, chiaramente: Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, affinchè voi crediate…”.

Quando Gesù giunge a Betania, il suo amico è morto da quattro giorni. Marta gli va incontro, dicendogli: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto !...”. Ma Gesù la invita a compiere un passo ulteriore nella fede, dicendo: “Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo ?”. Marta rispose: “ Sì, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo “.

Anche Maria corre incontro a Gesù e, gettandosi a suoi piedi, esclama: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto ! “. Gesù, vedendo piangere lei e i presenti, come afferma Giovanni, “si commosse profondamente e scoppiò in pianto”.

Notiamo che il Signore soffre molto per la morte di un caro amico. Anche i presenti esclamano: “Guarda quanto lo amava ! “. Gesù, quindi, va al sepolcro, chiede di togliere la pietra dalla tomba e prega così: “Padre, ti rendo grazie, perché mi hai ascoltato…L’ ho detto per la gente, perché credano che tu mi hai mandato”. Gesù, dunque, prega perché i presenti comprendano che egli è l’ inviato di Dio. E la risposta di Dio Padre giunge immediata. Dopo la preghiera, Gesù gridò a gran voce: “Lazzaro, vieni fuori ! “. Il morto uscì, piedi e mani legati con bende, e col viso avvolto da un sudario “.

Lazzaro, quindi, morto e sepolto, come accadrà a Gesù, esce dalla tomba. Egli, con la sua resurrezione, è profezia della risurrezione di Gesù.

Anche noi non siamo soli nella morte, perchè il Signore sarà accanto a noi. Egli “ è la risurrezione e la vita e chiunque vive e crede in lui, non morirà in eterno “.

                                        Mons. Antonino Scarcione

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