"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 4 aprile 2020

A cosa serve pregare (non è una perdita di tempo!)

Don Alberto Ravagnani ci offre alcune ragioni per continuare a pregare o iniziare a farlo soprattutto in questo tempo di emergenza. “Se la preghiera è sincera poi uno torna a fare il medico in ospedale, il politico in parlamento, il genitore con un atteggiamento completamente diverso: pieno di speranza!”.


Tante volte capita, anche a chi ha fede, forse soprattutto nei momenti di sofferenza, come quello che stiamo vivendo, di provare un senso di aridità nei confronti della preghiera e del Signore. 
“A cosa serve pregare se poi non cambia nulla?”, “Perché devo pregare per la fine della pandemia se Dio non interviene?”. Ci offre una risposta don Alberto Ravagnani attraverso un filmato che fa riflettere:

Serve o non serve pregare? Papa Francesco è uscito dal Vaticano ed è andato in due chiese per pregare Dio affinché faccia finire questa epidemia di Coronavirus (…) ma sta veramente cambiando qualcosa?
Cosa NON è pregare

Pregare non è provare un’emozione forte nella pancia, sentire un po’ di pace per un istante, non è una tecnica di meditazione e nemmeno fare delle riflessioni particolarmente acute sull’esistenza. Pregare è entrare in contatto con Dio. (…) Pregare non è nemmeno fare le magie: se chiediamo a Dio di fermare la pandemia di certo non ci aspettiamo che di punto in bianco il cielo si apra e piova un esercito di angeli con i vaccini contro il Coronavirus.

La preghiera non cambia la realtà ma cambia te stesso!

Pregare cambia il tuo sguardo, afferma il sacerdote, cambia il tuo atteggiamento e cambia il tuo cuore.

(…) Se vuoi capirci qualcosa della tua vita ad un certo punto devi recuperare una visione d’insieme, devi prendere le distanza da quello che ti capita e provare a guardare tutto da un’altra prospettiva. Questo ti permette di dare un senso alla tua esperienza, persino alle cose più assurde, persino a questa pandemia.

Se la preghiera è sincera ti permette di stare al tuo posto con uno spirito nuovo!

Se preghiamo, dice don Alberto, ci troviamo davanti a Uno che ci vuole bene e che ci ricorda che siamo più grandi del nostro dolore, dei nostri sbagli, delle nostre ferite. Per Dio siamo unici e speciali:

Se la preghiera è sincera poi uno torna a fare il medico in ospedale, il politico in parlamento, il genitore con un atteggiamento completamente diverso. Più carico e pieno di speranza!

La preghiera serve a donarti lo Spirito Santo

Se crediamo di poter restare in piedi da soli con le nostre forze, anche in un momento così tragico, pregare non serve a nulla, al contrario invece pregare cambierà la nostra vita e quella di chi abbiamo accanto:

Pregare serve per restare in contatto con Dio a tal punto da ricevere il dono della Sua presenza: nel tuo sguardo, nel tuo atteggiamento, nel tuo cuore. In termini teologici la preghiera serve a donarti lo Spirito Santo, che è la presenza stessa di Gesù.

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