"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 27 novembre 2021

LA DOMENICA CON GESU', I^ DI AVVENTO / C

       ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Verranno giorni…nei quali io realizzerò le promesse di bene…” Ger 33,12-16 .
“Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’ amore tra voi e verso tutti…” I Ts 3,12-4,2 .
“…Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle…Allora vedranno il Figlio dell’ uomo venire su una nube con grade potenza e gloria…Vegliate in ogni momento pregando…” Lc 21,25-2.

“IL VANGELO DI LUCA COL TERMINE AVVENTO (=LA VENUTA DEL SIGNORE) INTENDE SUGGERIRE NON TANTO LA FINE DEL MONDO E/O DELLA STORIA. BENSI’, IL FINE DELLA STORIA: DIO, CIOE’, NON ABBANDONA I SUOI FEDELI. UN DISCORSO CARICO DI SPERANZA PER TUTTI I TEMPI”.

Sappiamo bene che con la I Domenica di Avvento inizia il nuovo Anno Liturgico. Ripercorreremo, quindi, un’ altra volta, la vita di Gesù. E’ il primo giorno di un cammino (di appena quattro settimane ), che conduce a Natale: l’ asse attorno a cui ruotano gli anni e i secoli. Ci lasceremo guidare dall’esperienza e competenza dell’ esperto, E. Ronchi. Egli esordisce con le famose parole del vangelo di Luca: “Ci saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per ciò che dovrà accadere”. Le parole, riportate da Luca, ci portano fuori a guardare in alto, ad aprire le finestre di casa, per “far entrare i venti della storia”. Il mondo, afferma Isaia, si contorce come una partoriente. La terra risuona di un pianto interminabile. Ma il Vangelo, ci sollecita a non camminare a capo chino: “Alzate il capo, guardate in alto e lontano: la liberazione è vicina.

Un bellissimo invito: Uomini e donne, in piedi, a testa alta, con gli occhi verso il sole. Scopriamo, quindi, che il nostro compito è quello di sentirci parte dell’ intero creato. Come, ottimamente, afferma Meister Eckart, “Cristo può nascere mille volte a Betlemme, ma se non nasce in me, è nato invano”.

Gesù chiede ai discepoli la massima attenzione, per “leggere la storia” come un grembo, da cui nascono il nuovo e la vita. Sensibilità verso i piccoli dettagli della vita e a ciò che ci supera infinitamente. Infatti, “esisterà pur sempre…un pezzetto di cielo che si potrà guardare e abbastanza spazio dentro di me, per poter congiungere le mani nella preghiera” (Etty Hillesum).

Il Signore chiede un cuore sensibile e attento, per vegliare sui germogli, sul nuovo che nasce, sui primi passi della pace, sul respiro della luce che si disegna sul muro della notte o della pandemia (E. Ronchi). Il Vangelo ci affida questa vocazione: la massima attenzione alla vita e all’ infinito.

La vita è dentro l’ infinito e l’ infinito è dentro la vita. L’ eterno brilla nell’ istante e l’ istante si insinua nell’ eterno. Dunque, come dice il teologo, l’ Avvento è “un evento senza fine”.

                             Mons. Antonio Scarcione

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