"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 19 febbraio 2022

LA DOMENICA CON GESU', VII DEL Tempo Ordinario / C

  ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Saul dormiva profondamente…e la sua lancia era infissa a terra presso il suo capo…Abisai disse a Davide: …Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico. Lascia…che io lo inchiodi a terra con la lancia in un solo colpo…Ma Davide disse ad Abisai: Non ucciderlo ! Chi mai ha messo mano sul consacrato del Signore ed è rimasto impunito ?...” 1 Sam 26,2.7-9.12-13.22-23 . 
 “…Come eravamo simili all’ uomo terreno, così saremo simili all’ uomo celeste” 1 Cor 15,45-49. 
“…Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’ altra…E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro…fate del bene e prestate senza sperare nulla…Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso…” Lc 6,27-38.

“GESU’ CHIEDE AI SUOI DISCEPOLI DI SUPERARE LE
LOGICHE DELL’ ESCLUSIVISMO: ISPIRANDOSI ALLA COMPASSIONE DEL PADRE CELESTE, ESSI DOVRANNO RICAMBIARE CON AMORE L’ ODIO RICEVUTO, FARE IL BENE SENZA SPERARE DI OTTENERE NULLA IN CAMBIO. E’ LO STILE DI DIO.”

Domenica scorsa, Gesù aveva “proposto un sogno”: Beati voi poveri, guai a voi ricchi. Oggi, come rileva Ermes Ronchi, nella sua pacata riflessione, il Signore propone una serie di verbi “esplosivi”: Amate, fate del bene, benedite, pregate. Ma ciò che lascia senza fiato è l’ elenco dei destinatari: Amate i vostri nemici, i vostri odiatori, gli infamanti, gli sparlatori. Gli inamabili. Poi, Gesù guarda negli occhi, si rivolge a me e dice al singolare: “tu”, porgi l’ altra guancia, non rifiutare, dà, non chiedere indietro. E di nuovo ti invita a guardare, a cercare chi non vorresti: chi ti colpisce, chi ruba il tuo, il furbo che chiede sempre e non dà mai.

Vediamo che Gesù introduce il dis-equilibrio divino: date, dissennatamente, illogicamente date; porgete, benedite, prestate, ad amici e nemici. Come Dio.

Questo vangelo rischia di essere un supplizio nel tentare cose impossibili. Nessuno vivrà questo vangelo, neppure i più bravi tra noi. Ci si può riuscire, solo attingendo alla sorgente: a Dio, di cui essere figli. Poi, Gesù indica ancora: “ciò che volete che gli uomini facciano a voi, fatelo voi a loro”. Una cosa bellissima. Infatti, abbiamo tutti un disperato bisogno di essere abbracciati, perdonati, di almeno qualcuno che ci benedica, di una casa, dove sentirci a casa, di contare sul mantello di un amico.

Ciò che desideri per te, donalo all’ altro. Altrimenti saprai solo prendere, possedere, violare, distruggere. L’ amore non è un optional. E’ necessario per vivere. Nell’ ultimo giorno, il Padre domanderà ad Abele: cosa hai fatto di tuo fratello Caino ? Risponderemo: ho perdonato, gli ho dato il mantello, ho spezzato il mio pane ? Oppure, no ?.

Solo un sogno ? Vedrai. E’ già accaduto. Accadrà ancora.

                                       Mons. Antonio Scarcione

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