"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 1 maggio 2022

LA DOMENICA CON GESU', III^ DI PASQUA

   ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Non vi avevamo espressamente proibito di insegnare in quel nome ?...Rispose Simon Pietro…:Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini…Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo ad una croce…” At 5,27b-32.40b-41 . 
“Io, Giovanni, vidi, e udii voci di molti angeli …: L’ Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione…” Ap 5,11-14 . 
“…Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade…Disse loro Simon Pietro: Io vado a pescare…Gesù disse a Simon Pietro: Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro ? Gli rispose: Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene…” Gv 21,1-19.

“QUANDO GESU’ SI MANIFESTA DI NUVO SUL MARE DI TIBERIADE DOPO LA RISURREZIONE TROVA PIETRO NELLA STESSA SITUAZIONE DI QUANDO SI CONOBBERO ANNI PRIMA: STANCO, SCORAGGIATO E SENZA PESCE. DA DOVE NASCE IL CORAGGIO DI UN UOMO CHE FACILMENTE SI DEPRIME PER PROBLEMI DI LAVORO ? IL DIALOGO TRA GESU’ E PIETRO SUL PASCERE LE PECORE E’ STATO UNA GRANDE DIMOSTRAZIONE DI FIDUCIA, PERCHE’ GLI FURONO AFFIDATI GLI UOMINI REDENTI A PREZZO DEL SANGUE DI CRISTO. ANCHE A TUTTI NOI, COME A PIETRO, IL SIGNORE AFFIDA DELLE PERSONE DA AMARE E CHE SONO STATE REDENTE A CARO PREZZO: A NOI VENGA IL DONO DEL SANTO CORAGGIO E LA DIVINA FORZA PER CAMMINARE NONOSTANTE LE DIFFICOLTA’ “.

Alba sul lago. Un’ alba sul lago di Galilea, come opportunamente afferma Ermes Ronchi, che ci fa da guida in questa riflessione. Quante albe nei racconti pasquali del vangelo ! Ma tutta “la nostra vita”, come dice Maria Zambrano, “è un albeggiare continuo”. Un progressivo sorgere della luce. Vediamo che Pietro e gli altri sei compagni si sono arresi di fronte al “fallimento” del progetto. E sono tornati indietro, alla vita di prima.

“Chiusa la parentesi” di quei tre anni, fatta di: strade, vento, sole e parole come pane e come luce, di itineranza libera e felice, conclusa nel modo più drammatico. E i sette, ammainata la bandiera dei sogni, sono tornati alla dura legge della quotidianità…A questo puto, notiamo le parole del sacro autore, che afferma: “Ma in quella notte non presero nulla”. Una notte senza stelle, amara, in cui in ogni riflesso delle onde sembra loro di veder naufragare un sogno, un volto e una vita.

Ma, questa volta, il miracolo non consiste in un’ altra pesca miracolosa. E’, invece, in Pietro, che si butta in acqua vestito e nuota più forte che può, desideroso di raggiungere quel piccolo fuoco che intravede sulla spiaggia. Dove c’ è Gesù, che come una madre ha preparato una grigliata di pesce per i suoi amici.

Egli avrebbe potuto sedersi, aspettare il loro ritorno, invece, si preoccupa di accoglierli bene: immediatamente predispone ogni cosa: fuoco, brace, pesce, cibo.

Notiamo che gli incontri di Pasqua sono veri. Colui che appare agli apostoli è realmente Gesù, perché i gesti che egli compie sono quelli tipici di un amico ! Sulla spiaggia, attorno al pane e al pesce, avviene il più bel dialogo del mondo. Adesso, tre brevissime domande a un pescatore ancora bagnato, a Pietro che trema per il freddo e per la domanda bruciante: Simone di Giovanni, mi ami più di tutti ?

Ci colpisce il fatto che il Signore non si interessi gran che di aspetti dottrinali. Per lui, invece, sono fondamentali i legami interpersonali. Vuol sapere, se dietro di sé ha lasciato amore.

Santa Teresa d’ Avila, in un’ esperienza di estasi, sente distintamente dal Signore queste parole: “Per un “ti amo” da te, Teresa, rifarei da capo l’ universo”.

“Simone, mi ami ? “. Gesù “vuol rifare Pietro da capo”. Egli non si interessa di rimorsi, di sensi di colpa, di pentimenti, ma di cuori riaccesi di nuovo. Gesù si adegua alla fragilità di Pietro. Si accontenta di quelle semplici parole: “Ti sono amico. Ti voglio bene”.

Gesù vuol vedere il mondo con gli occhi di Pietro, con il cuore del debole, con gli occhi del povero. O non cambierà mai niente.

                                   Mons. Antonio Scarcione

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