sabato 11 gennaio 2014
La Domenica con Gesù, Battesimo del Signore /A
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
Testi:
"...Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per
mano; ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle
nazioni, perchè tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i
prigionieri..." Is 42, 1-4. 6-7 . "...Voi sapete ciò che è accaduto
in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da
Giovanni; cioè, come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesu' di
Nazaret..." At 10, 34-38.
"...Appena battezzato, Gesù uscì dall'
acqua; ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di
Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal
cielo che diceva: Questi è il Figlio mio, l' amato: in lui ho posto il mio
compiacimento". Mt 3, 13-17
Il
battesimo del Signore è, certamente, un episodio importante, segna, infatti, l'
inizio della vita pubblica di Gesù. Il Giordano è citato ben 188 volte nell'
A.T. e 15 volte nei vangeli, a riprova del fatto che il fiume ha avuto un
ruolo determinante nella storia del popolo eletto. Esso segnava il confine tra
le nazioni pagane e Israele, che adorava il vero Dio. Questo confine fu
attraversato dal popolo eletto, quando esso fu liberato dalla schiavitù d'
Egitto.
- Il
battesimo di Giovanni. Era un battesimo di conversione per il perdono dei
peccati ed implicava il proposito di iniziare una nuova vita. Stupisce,
quindi, che Gesù, non essendo un peccatore, si sia recato al Giordano, per
farsi battezzare. Proprio per chiarire questa difficoltà, Matteo introduce il
dialogo tra il Battista (che si rifiuta di battezzare un giusto
) e Gesù (che, invece, insiste, perchè si adempia ogni giustizia ).
Giovanni è, infatti, invitato a capire "la nuova giustizia di Dio" ed
a collaborare al disegno di Dio: la salvezza dei peccatori. L' invito,
ovviamente, è rivolto anche alle comunità cristiane di oggi, affinchè rivedano
gli atteggiamenti di supponenza, presunzione e autocompiacimento per la propria
presunta giustizia.
-
Significato del battesimo di Gesù. Vediamo che anche Matteo descrive la scena
del battesimo attraverso tre immagini: "l' apertura del cielo", la
colomba e la voce dal cielo.
* Si
aprirono i cieli. Matteo, certamente, non intende dare un'
informazione meteorologica, egli allude, invece, ad un brano di Isaia. Infatti,
secondo i rabbini, il trono di Dio si trovava oltre il settimo cielo; ed,
inoltre, tra un cielo e l'altro c' era la distanza equivalente ad un viaggio di
cinquecento anni. Negli ultimi tempi, prima della venuta di Cristo, il popolo
eletto aveva avuto la sensazione che tutti e sette i cieli fossero stati
chiusi. A causa dei peccati e delle infedeltà del popolo, Dio era diventato
inaccessibile: nessun dialogo tra Dio e l' uomo. A tal proposito, Dio si
invocava con queste belle espressioni: "Tu sei adirato perchè abbiamo
peccato...Ma, Signore, tu sei nostro Padre...Se tu squarciassi i cieli e
scendessi (Is 64, 7; 63, 19).
Conseguentemente,
Matteo, dicendo che con l' inizio della vita pubblica di Gesù, "i
cieli si sono aperti", vuole fornire una sorprendente rivelazione: Dio ha
spalancato il cielo e non lo richiuderà mai più.
* Ed
egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire su di lui. L'
immagine della colomba suscita in noi il ricordo della Genesi. Alla fine
del diluvio, Noè aveva fatto uscire la colomba dall' arca e la colomba era
tornata a lui, recando col becco una foglia d' ulivo. Aspettò un' altra
settimana e lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui. Era il segno
della pace ristabilita tra il cielo e la terra. Collegato alla colomba, vi è un
altro richiamo: la colomba scende dal cielo. Proprio dal cielo Dio aveva
mandato la manna, ma anche il fuoco, per bruciare Sodoma e Gomorra. Il Battista
conosce bene questi passi biblici e si aspettava, forse, che dal cielo
scendesse il fuoco, per divorare i malvagi. Su Gesù, invece, scende una
colomba, segno di tenerezza e di bontà.
In
fine, la colomba è segno di attaccamento al proprio nido. Essa scende su Gesù,
perchè in lui trova la sua stabile dimora.
* La
voce dal cielo. Essa era impiegata, quando si voleva attribuire a Dio un'
affermazione. Il brano era stato composto dopo il dramma della Pasqua, per
rispondere agli interrogativi che si ponevano i discepoli sulla morte
ignominiosa di Gesù: egli appariva come uno sconfitto, abbandonato da Dio.
Matteo con l' espressione "voce del cielo", pronuncia il giudizio del
Signore, che fa riferimento a tre testi dell' A.T.: 1) "Questi è il
Figlio mio" (Sal 2,7). Il termine figlio, qui, non indica solo la
paternità biologica, si riferisce anche alla somiglianza con il
genitore, comprende, cioè, i valori in cui crede, le scelte morali, il
modo di ragionare, di parlare e di agire. 2) "L' amato". Il
riferimento è al racconto di Abramo. Applicando a Gesù questo titolo, Dio
invita a considerarlo unico, Unigenito, è, quindi, come Isacco, l' Amato.
3) "In lui ho posto il mio compiacimento". Dio dichiara che è Gesù
il "Servo", di cui ha parlato il profeta, l' inviato ad
instaurare il diritto e la giustizia nel mondo.
Mons. Antonino
Scarcione
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