"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 11 gennaio 2014

La Domenica con Gesù, Battesimo del Signore /A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: "...Io, il Signore, ti ho chiamato per la giustizia e ti ho preso per mano; ti ho formato e ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni, perchè tu apra gli occhi ai ciechi e faccia uscire dal carcere i prigionieri..." Is 42, 1-4. 6-7 . "...Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè, come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesu' di Nazaret..." At 10, 34-38.
"...Appena battezzato, Gesù uscì dall' acqua; ed ecco, si aprirono  per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: Questi è il Figlio mio, l' amato: in lui ho posto il mio compiacimento". Mt 3, 13-17

 Il battesimo del Signore è, certamente, un episodio importante, segna, infatti, l' inizio della vita pubblica di Gesù. Il Giordano è citato ben 188 volte nell' A.T. e 15 volte nei vangeli, a riprova del fatto che il fiume ha avuto un ruolo determinante nella storia del popolo eletto. Esso segnava il confine tra le nazioni pagane e Israele, che adorava il vero Dio. Questo confine fu attraversato dal popolo eletto, quando esso fu liberato dalla schiavitù d' Egitto.

 - Il battesimo di Giovanni. Era un battesimo di conversione per il perdono dei peccati ed implicava il proposito di iniziare una nuova vita. Stupisce, quindi, che Gesù, non essendo un peccatore, si sia recato al Giordano, per farsi battezzare. Proprio per chiarire questa difficoltà, Matteo introduce il dialogo tra il Battista (che si rifiuta di battezzare un giusto ) e Gesù (che, invece, insiste, perchè si adempia ogni giustizia ). Giovanni è, infatti, invitato a capire "la nuova giustizia di Dio" ed a collaborare al disegno di Dio: la salvezza dei peccatori. L' invito, ovviamente, è rivolto anche alle comunità cristiane di oggi, affinchè rivedano gli atteggiamenti di supponenza, presunzione e autocompiacimento per la propria presunta giustizia.

 - Significato del battesimo di Gesù. Vediamo che anche Matteo descrive la scena del battesimo attraverso tre immagini: "l' apertura del cielo", la colomba e la voce dal cielo.

 * Si aprirono i cieli. Matteo, certamente, non intende dare un' informazione meteorologica, egli allude, invece, ad un brano di Isaia. Infatti, secondo i rabbini, il trono di Dio si trovava oltre il settimo cielo; ed, inoltre, tra un cielo e l'altro c' era la distanza equivalente ad un viaggio di cinquecento anni. Negli ultimi tempi, prima della venuta di Cristo, il popolo eletto aveva avuto la sensazione che tutti e sette i cieli fossero stati chiusi. A causa dei peccati e delle infedeltà del popolo, Dio era diventato inaccessibile: nessun dialogo tra Dio e l' uomo. A tal proposito, Dio si invocava con queste belle espressioni: "Tu sei adirato perchè abbiamo peccato...Ma, Signore, tu sei nostro Padre...Se tu squarciassi i cieli e scendessi (Is 64, 7; 63, 19).

 Conseguentemente, Matteo, dicendo che con l' inizio della vita pubblica di Gesù, "i cieli si sono aperti", vuole fornire una sorprendente rivelazione: Dio ha spalancato il cielo e non lo richiuderà mai più.

 * Ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire su di lui. L' immagine della colomba suscita in noi il ricordo della Genesi. Alla fine del diluvio, Noè aveva fatto uscire la colomba dall' arca e la colomba era tornata a lui, recando col becco una foglia d' ulivo. Aspettò un' altra settimana e lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui. Era il segno della pace ristabilita tra il cielo e la terra. Collegato alla colomba, vi è un altro richiamo: la colomba scende dal cielo. Proprio dal cielo Dio aveva mandato la manna, ma anche il fuoco, per bruciare Sodoma e Gomorra. Il Battista conosce bene questi passi biblici e si aspettava, forse, che dal cielo scendesse il fuoco, per divorare i malvagi. Su Gesù, invece, scende una colomba, segno di tenerezza e di bontà.

 In fine, la colomba è segno di attaccamento al proprio nido. Essa scende su Gesù, perchè in lui trova la sua stabile dimora.

 * La voce dal cielo. Essa era impiegata, quando si voleva attribuire a Dio un' affermazione. Il brano era stato composto dopo il dramma della Pasqua, per rispondere agli interrogativi che si ponevano i discepoli sulla morte ignominiosa di Gesù: egli appariva come uno sconfitto, abbandonato da Dio. Matteo con l' espressione "voce del cielo", pronuncia il giudizio del Signore, che fa riferimento a tre testi dell' A.T.: 1) "Questi è il Figlio mio" (Sal 2,7). Il termine figlio, qui, non indica solo la paternità biologica, si riferisce anche alla somiglianza con il genitore, comprende, cioè, i valori in cui crede, le scelte morali, il modo di ragionare, di parlare e di agire. 2) "L' amato". Il riferimento è al racconto di Abramo. Applicando a Gesù questo titolo, Dio invita a considerarlo unico, Unigenito, è, quindi, come Isacco, l' Amato. 3) "In lui ho posto il mio compiacimento". Dio dichiara che è Gesù il "Servo", di cui ha parlato il profeta, l' inviato ad instaurare il diritto e la giustizia nel mondo.

                                                                                                                                                                                                   Mons. Antonino Scarcione  
 

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