"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 26 gennaio 2014

La Domenica con Gesù, III^ del tempo Ordinario/A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
 
Testi: ..."Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce: su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse"...Is 8, 23b- 9.3 .
 
"...Mi è stato riferito... che tra voi vi sono discordie...Io sono di Paolo, io invece di Apollo, io invece di Cefa, io di Cristo". I Cor 1,10-13 .17.
 
"...Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: Convertitevi, perchè il regno dei cieli è vicino"... Mt 4, 12-23.
 
Il momento decisivo ed iniziale del mistero di Gesù è tutto qui: Egli lasciata la quiete del paesino di Nazaret, sceglie Cafarnao, cittadina piena di vita e di attività, con molta gente impegnata nella pesca e nel commercio, proprio là dove le persone vivono e lavorano.
Gesù, Andrea e Pietro
 -Il compimento delle Scritture. Il ministero di Gesù comincia dopo che Giovanni Battista è stato arrestato. In seguito a questa notizia, "Gesù si ritirò nella Galilea": il verbo "ana-choreo" dà origine al termine "anacoreta", colui che si ritira dal mondo nella solitudine orante. In verità, quella di Gesù non fu una fuga dal mondo, ma proprio il contrario: Egli si allontanò, infatti, dalla regione desertica del Giordano. Vediamo che proprio qui Gesù inizia la sua opera: non ritorna a Nazaret, ma sceglie Cafarnao, sulla riva del mare di Galilea.
 A questo punto, Matteo introduce una "citazione di compimento", per evidenziare come Gesù sia la realizzazione di tutta la speranza dell'A.T.: il Messia è il "Nuovo", che realizza la promessa ed è l'"Antico", che attualizza il progetto; Egli è "il vero Israele" . "Citazioni di compimento" ne figurano almeno cinque, fino al dramma finale della croce; e servono, per spiegare il modo in cui il Messia ha svolto il suo ministero.
 - L' inizio della prima parte. "Da allora Gesù cominciò a predicare...". Una formula simile ritorna nel v.16, 21, per dare  inizio alla seconda parte del racconto: "Da allora Gesù cominciò a dire chiaramente ai suoi discepoli che Egli doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto...". Ci sono, quindi, due fasi distinte del ministero pubblico di Gesù. La prima è caratterizzata dal verbo "predicare", la seconda, invece, è caratterizzata dal verbo "rivelare". In una prima fase, dunque, Gesù si impegnò nella predicazione, nell' annuncio del Regno e nella proclamazione dell' "irruzione" di Dio nella storia umana. In un secondo momento, invece, Gesù approfondisce con i suoi discepoli il senso dell' intervento divino e rivela il mistero della croce, come passaggio decisivo dell' opera della salvezza. Dunque, di fronte all' inizio del primo momento decisivo, Matteo riassume così la predicazione: "Convertitevi, perchè il regno dei cieli è vicino". Rispetto al testo di Marco, la formula utilizzata da Matteo è più breve ed essenziale.
 Al primo posto, Matteo pone l' esigenza che ognuno cambi la propria mentalità; infatti il verbo greco "metanoeite" ( = convertitevi) esprime un radicale capovolgimento del proprio modo di pensare e di vedere la realtà. Il punto fondamentale da cambiare è quello dell' autosufficienza: chi pensa di essere capace da sè e di salvarsi con le proprie forze, non coglie la bellezza dell' intervento di Dio. Cambiando, invece, la mentalità orgogliosa "dell' Adamo disobbediente", ognuno può fidarsi del vangelo di Dio, cioè della sua proposta di salvezza e accoglierla nella persona di Gesù.
 Il re atteso è Dio stesso; Egli inaugura il Regno, attraverso la presenza e l' opera di Gesù. La frase: il Regno "si è avvicinato", non significa che è un pò più vicino di prima, ma è proprio qui, è arrivato ! Finalmente, Dio interviene. Anzi, nella persona stessa di Gesù, Dio è all' opera, per cambiare il mondo.
 - La chiamata dei discepoli. Il modo di questo intervento, per la verità, non è facilmente comprensibile: c'è bisogno di una particolare disponibilità, per accorgersi del mistero, che si sta compiendo.
Chi si ostina nelle proprie vedute non può accorgersi di nulla; colui che, invece, è disposto a cambiare mentalità, riesce ad intravvedere "l' irruzione" del divino, come un filo di luce, che fa vedere cose, che al buio, erano inesistenti.
 Grazie a questa luce, sappiamo bene che qualcuno intravvede il senso della propria vita.
                                                                                                                                                                                                                                                    Mons. Antonino Scarcione 
 
 

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