"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 3 ottobre 2015

La Domenica con Gesù, XXVII del Tempo Ordinario/B

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Non è bene che l’ uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda… L’ uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’ unica carne” . Gen 2,18-24. 
“…Conveniva infatti che Dio…rendesse perfetto per mezzo della sofferenza il capo che guida alla salvezza…” Eb 2,9-11. 
“…Per questo l’ uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola…Dunque l’ uomo non divida quello che Dio ha congiunto…” Mc 10,2-16.

Il tema principale di questa domenica è certamente quello dell’ incontro tra uomo e donna, secondo il disegno di Dio.

- “Accogliersi” è la parola-sintesi che unisce le letture bibliche odierne: il Figlio di Dio accoglie gli uomini fino al punto di farsi loro fratello; Gesù accoglie i bambini e invita a fare altrettanto; Gesù invita ad accogliere il regno di Dio come farebbe un bambino; anche l’ uomo e la donna, che si accolgono a vicenda, in modo totale, rispondono al disegno di Dio.

- Accogliersi, perché bisognosi di comunione. La persona umana ha bisogno di un “tu”, da incontrare, con cui dialogare ed intessere una comunione. Accogliersi reciprocamente è, quindi, un’ esigenza del cuore umano. Il comandamento di Gesù di accogliere i piccoli è lo specchio della misericordia di Dio, che si è fatta condiscendenza e condivisione. E’ questo uno dei casi, in cui la legge divina è contemporaneamente il perfezionamento della legge naturale, scritta nel cuore dell’ uomo. In tal senso, san Paolo rivolge questo invito ai cristiani di Roma: “Accoglietevi, perciò, gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi…” Rm 15,7.

- Accogliersi nella scelta di vita del matrimonio. Vediamo chiaramente che il tema dell’ incontro uomo-donna rimane centrale nella liturgia di oggi. Quando l’ accoglienza di un “tu” diventa anche scelta di vita nell’ incontro tra un uomo e una donna, allora si realizza la tensione alla comunione, che Dio ha posto nel cuore umano. Essa non riguarda solo i cristiani, ma comprende le culture e le religioni di tutti i luoghi e di tutti i tempi. I testi biblici mostrano il disegno originario di Dio, ma, al tempo stesso, ne colgono la problematicità, sino all’ esito estremo del ripudio e del divorzio.

Vale la pena mostrare, quanto sia bella e, al tempo stesso, ardua la vocazione al matrimonio. Temi delicati, di cui oggi tanto si discute nella società e nella Chiesa. Il matrimonio sarà da presentare in tutta la sua bellezza, ma anche senza superficialità; così anche le difficoltà e le possibili crisi dovranno essere evidenziate. Anche tra i cristiani vi sono coppie, che vivono con sofferenza tali situazioni; per questo la parola di Dio va annunciata nella sua integrità e nel rispetto della persona umana.

L’ annuncio di questa domenica presenta il matrimonio così come Dio lo ha pensato e come Gesù lo ripropone. Ecco alcuni elementi: l’ incontro uomo-donna, che culmina nella scelta di vita matrimoniale è dono di Dio e risponde alla natura del cuore umano, che cerca un “tu” per una piena comunione. L’uomo e la donna sono diversi e complementari, ma si guardano negli occhi con pari dignità.

Gesù stesso affronta il tema della possibile crisi della vita coniugale: non la sminuisce, né la banalizza, ma mostra la strada del “tornare alla fonte”, cioè all’ intenzione originaria di Dio, al progetto iniziale della creazione-

                                                                          Mons. Antonino Scarcione

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