"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 23 gennaio 2022

LA DOMENICA CON GESU', III DEL Tempo Ordinario / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Esdra aprì il libro in presenza di tutto il popolo…tutto il popolo si alzò in piedi…Poi Neemia si alzò e disse: Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e mandate porzioni a quelli che non hanno di preparato…”Ne 8,2-4°.5-6.8-10 .
“Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e…sono un corpo solo, così anche in Gesù…Non può l’ occhio dire alla mano: Non ho bisogno di te…Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa…come apostoli,…come profeti…come maestri…” 1 Cor 12,12-30 .
“…Anch’ io ho deciso di fare ricerche accurate…e di scrivere un resoconto ordinato per te, illustre Teofilo…Gesù…venne a Nazaret…e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga…Gli fu dato il rotolo del libro del profeta Isaia…e trovò il passo…:Lo Spirito del Signore è sopra di me…Mi ha consacrato con l’ unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista…Allora cominciò a dire: Oggi si è compiuta questa scrittura…” Lc 1,1-4;14-21.


“LA SCELTA DI PORRE SULLE LABBRA DI GESU’ LA CITAZIONE DI ISAIA HA UNA TRIPLICE VALENZA: -RADICA LA MISSIONE DEL SIGNORE NELLE SCRITTURE;-LA SUA UNZIONE PORTA A COMPIMENTO LE ATTESE MESSIANICHE;-DETTA LE LINEE PROGRAMMATICHE DEL SUO MINISTERO: EGLI E’ L’ UNTO DI DIO CHE ANNUCIA L’ ANNO DI GRAZIA. IL SUO INCARICO E’: PROCLAMARE AI POVERI CHE AD ESSI APPARTIENE IL REGNO DI DIO; LA LIBERAZIONE AI PRIGIONIERI E OPPRESSI NEL CORPO E NELLO SPIRITO; LA VISTA A COLORO CHE BRANCOLANO NELLE TENEBRE”.

Erano state appena proclamate dal Signore le famose parole del testo di Isaia, puntualmente, citate da Luca . Sappiamo che nel testo figurano molti passi che parlano di Dio, ma Gesù sceglie quello, dove l’ umanità è definita con quattro aggettivi: povera, prigioniera, cieca, oppressa. Seguiamo attentamente la breve riflessione di Ermes Ronchi. Vediamo subito qual è il programma del Messia: portare gioia, libertà, occhi guariti, liberazione. Egli non impone pesi, bensì, li toglie. Afferma che Dio parte dagli ultimi. Adamo è povero, più che peccatore; fragile, prima che colpevole; anche noi siamo deboli ma non cattivi; abbiamo le ali tarpate e sbagliamo facilmente. Nel Vangelo sorprende ed emoziona scoprire che si parla più di poveri che di peccatori; più di sofferenze che di colpe. Il Vangelo non appare moralista. E’ liberatore. Dio ha sofferto vedendo Adamo diventare povero, cieco, oppresso, prigioniero. E un giorno non l’ ha più potuto sopportare ed è sceso, ha impugnato il seme di Adamo, ha intrecciato il suo respiro con il nostro respiro, i suoi sogni con i nostri.

Dio non ha come obiettivo sé stesso, siamo noi lo scopo di Dio. Ecco l’ insegnamento “sovversivo”, di Gesù: non è l’ uomo che esiste per Dio, ma è Dio che esiste per l’ uomo. E considera ogni povero più importante di sé stesso. Quel povero sono io.

Gesù spalanca ancora di più il cielo, delinea uno dei tratti più belli del volto di Dio: “Sono venuto a predicare un anno di grazia del Signore”. Un anno, un secolo, mille anni, una storia intera di benevolenza, a mostrare che Dio non solo è buono, ma è soltanto buono. Come afferma il teologo, Dio, forse, vuole dei giullari felici, alla San Francesco. Felici di vivere.

                                             Mons. Antonio Scarcione

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