"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 27 maggio 2019

A CAUSA DELLE INTEMPERIE METEOROLOGICHE NON HA AVUTO LUOGO LA PROCESSIONE DELL'AUSILIATRICE

Non era mai successo. Quest’ anno, invece, a causa del maltempo con pioggia e vento intermittenti, la tradizionale processione di Maria Ausiliatrice non ha avuto luogo.

Anche il Vescovo, Mons. Rosario Gisana, era pronto a venire. La statua di M. Ausiliatrice, quindi, è stata portata davanti alla Chiesa dei Teatini, pronta per iniziare il tragitto, ma lo strano cambiamento climatico non lo ha consentito. Lì, preghiere e grandiosi fuochi d’ artificio. In chiesa, canti, riflessioni e messaggi d’ accoglienza. 
Il bravissimo predicatore, don Michele Viviani, salesiano, ha portato da Catania alcuni ragazzi di colore, rifugiati, provenienti da un’ assurda guerriglia in Etiopia. 
Dopo una breve autopresentazione degli stessi (il nome e la nazione di provenienza), pieni di dignità e con la struggente nostalgia per gli affetti più cari e per la propria terra lontana, vestiti in abito liturgico, hanno presenziato alla cerimonia. 
L’ evento si è concluso con l’ Atto di Affidamento dei Giovani e di Piazza Armerina a Maria Ausiliatrice. I valori e i contenuti ci sono stati ed hanno inciso. Purtroppo è mancato il corteo per le vie e le piazze della Città. Alcuni hanno chiesto se ci sarà, successivamente, la processione. Come sapete, noi viviamo di volontariato. Non ci siamo sentiti di chiedere ai giovani portatori di venire un’ altra volta. Vanno all’ università o lavorano. 
Comunque, ai fedeli che avessero fatto voto di partecipare alla processione, il predicatore e il sottoscritto abbiamo ricordato che essi sono sciolti dall’ obbligo, perché il corteo non si è potuto fare a causa di una forza maggiore e “ad impossibilia nemo tenetur” (= nessuno è tenuto a fare cose impossibili). Ovviamente, rimane l’impegno della confessione e comunione).

                                            Mons. Antonino Scarcione



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