"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 18 maggio 2019

La Domenica con Gesù, V DOMENICA DI PASQUA / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Paolo e Barnaba…riunirono la chiesa e riferirono…che Dio aveva aperto ai pagani la porta della fede”. At 14,21b-27 . 
“Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova…Ecco la tenda di Dio con gli uomini !...E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi…” Ap 21,1-5a . 
“ …Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni con gli altri…” Gv 13,31-33a. 34-35.

“Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate come io vi ho amato”. Ma perché è nuovo, se questo comandamento attraversa l’ Antico e il Nuovo Testamento, includendo anche i nemici. Se da sempre ed ovunque, come dice E.Ronchi, nel mondo le persone amano ? La Legge è preceduta da un “sei amato” e continua con un “amerai ? “. “Sei amato” è il fondamento della Legge; “amerai”, è il suo compimento. Quindi, il comandamento indica non solo un obbligo, bensì il fondamento del destino del mondo e della sorte di ogni uomo. 

Il passo successivo è il seguente: Gesù non dice “amate quanto me”, perché il confronto ci schiaccerebbe. Ma: “amate come me”. Il Signore ama di “combattiva tenerezza”, come dice l’“Evangelii gaudium”, a volte coraggioso come un eroe, a volte tenero come un innamorato o come una madre, che non si arrende, non si stanca, non si rassegna alla pecora perduta e, trovatala, se la carica sulle spalle, felice. Un amore, che non è buonismo, né ipocrisia dei sepolcri imbiancati, perché se un potente aggredisce un piccolo, un bambino, un povero, Gesù sta con la vittima.

Il terzo passo: “Amatevi gli uni gli altri…”. Un’ espressione centrale, che ricorre molte volte nel Nuovo Testamento e vuole indicare: nella reciprocità, guardandovi negli occhi, faccia a faccia. Noi non amiamo l’ umanità in generale: amiamo quest’ uomo, questo bambino, questo straniero.

                                                                                      Mons. Antonino Scarcione

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