"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 12 maggio 2020

I racconti brevi che contengono lezioni preziose. 9) Il contrabbandiere

Le storie e i racconti brevi possono essere più efficaci di qualsiasi discorso pomposo o predica moraleggiante e possono aiutare a guardare il mondo sotto una luce diversa, a scegliere nuove strade, a percepire i propri limiti e le proprie potenzialità.

I racconti brevi mettono in gioco sia l’emisfero sinistro del cervello sia quello destro. L’emisfero destro presiede alla creatività, all'immaginazione e alla vicenda, cioè alla componente viva del racconto, mentre l’emisfero sinistro ascolta le parole e coglie la logica del discorso, interpretando gli schemi e le sequenze di informazioni secondo cui il racconto si organizza.

Le narrazioni hanno un modo brillante di catturare e distrarre la parte conscia della mente, permettendo al subconscio di trattare liberamente le informazioni che vengono offerte, facendo paragoni, classificazioni, abbinamenti e rispecchiamenti.

Dato che le nuove informazioni non vengono percepite come una minaccia al nostro sistema di convinzioni, esse sembrano semplici proposte inedite che il subconscio può passare in rassegna per trarne nuovi ideali, soluzioni o scelte.

L’obiettivo di chi racconta storie dev’essere quello di “orientare”, e non di manipolare. Solo così sarà possibile costruire relazioni basate sulla fiducia e rispetto reciproco che dureranno nel tempo.

Il contrabbandiere

Da giovane Nasreddin Khoja ogni giorno attraversava la frontiera con le ceste sul suo asino colme di paglia. Era un contrabbandiere e, appena arrivava alla dogana, la prima cosa che faceva era confessarlo: “Mi chiamo Nasreddin e sono un contrabbandiere”.

Le guardie allora lo perquisivano a lungo. Gli controllavano i vestiti e il carico che trasportava: infilzavano la paglia con una baionetta, la immergevano nell’acqua e arrivavano persino a bruciarla, pur di capire se nascondesse qualcosa. Eppure non trovavano mai nulla.

Nel frattempo la ricchezza di Nasreddin continuava a crescere. Quando alla fine divenne mullah, fu spedito in un paese lontano e abbandonò per sempre il contrabbando. Un giorno, in quel luogo sperduto, si imbatté in uno dei doganieri che lo perquisivano quando era giovane.

L’uomo non resistette alla tentazione di chiedergli: “Adesso puoi dirmelo, Nasreddin: cos’è che commerciavi di contrabbando? Non siamo mai riuscito a scoprirlo”.

“Asini”, rispose il saggio.

- Rafael Santandreu - 

Lezione:

Molto spesso, ciò che è importante per alcuni è irrilevante per altri. Se abbiamo dei valori solidi, la nostra mente si concentrerà su ciò che conta davvero, a prescindere dalle opinioni altrui.

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