"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 17 maggio 2020

La Domenica con Gesù, VI DI PASQUA – ANNO A


……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


“…Gli apostoli…pregarono per loro…imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo” At 8,5-8.14-17 . 
“…E’ meglio soffrire operando il bene che facendo il male, perché Cristo è morto…per i peccati, giusto per gli ingiusti…” 1Pt 3,15-18 . 
“…Gesù disse ai suoi discepoli: se mi amate, osserverete i miei comandamenti…Pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito, perché rimanga con voi per sempre…lo Spirito della verità…” Gv 14,15-21. 

Come afferma E. Ronchi, quello odierno si può definire “un vangelo da mistici”, di fronte al quale possiamo solo balbettare qualche parola. Comunque, la mistica, una raffinata spiritualità, non è un’ esperienza riservata a pochi privilegiati, riguarda tutti i credenti. “Il cristiano del futuro o sarà un mistico o non sarà” (Karl Rahner).

Il brano si snoda su pochi versetti. Dalle parole del sacro autore “grondano”: unione, vicinanza, intimità con Dio, in una “divina monotonia”. Il Padre vi darà lo Spirito per sempre, sarà in voi. Io stesso verrò da voi e non sarete mai orfani. Ognuno è tralcio che rimane nella vite, è goccia della sorgente, fiamma del roveto, respiro del suo vento.

Se mi amate. Non dice: dovete amarmi, oppure, guai a voi se non mi amate. Nessun ricatto, nessuna costrizione, bensì, in totale libertà. Notiamo che amarlo è “pericoloso”, perché se ne rimane affascinati e, tutto questo, ci fa cambiare la vita, per sempre. Signore, è “impossibile amarti impunemente” (D.M-Turoldo), senza pagarne il prezzo, riavendone, cioè, una vita nuova. E ancora, “se mi amate, sarete trasformati in un’ altra persona”, sarete come il prolungamento delle mie azioni.

Avrete l’ energia, per agire come me, “per acquisire un sapore di cielo” e di storia buona: di nemici perdonati, di tavole imbandite, di piccoli accolti e curati. Ed è l’ amore di Dio, come linfa vitale, che preme sulla corteccia dei tralci e li apre e ne escono gemme, foglie, grappoli, fiori. Così, il cristiano è un amato che diventa amante: “L’ uomo assume un volto divino e Dio assume un volto umano”.

A questo punto, “I comandamenti”, di cui parla Gesù, non sono quelli di Mosè, ma i suoi. Quelli, cioè, vissuti da lui, che si perde dietro alla pecora smarrita, dietro ai pubblicani, alle prostitute, agli orfani e alle vedove povere. Egli è colui che ci ama per primo.

                                                Mons. Antonino Scarcione

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