mercoledì 27 maggio 2020
TUTTI A MESSA TRANNE I FEDELI DEL CROCIFISSO
Domenica scorsa 24 maggio, dopo tre mesi di chiusura totale, per
i noti fatti legati alla pandemia del coronavirus, mentre in Città in
tutte le chiese veniva officiata la S.Messa, nell'antica "Basilica" Collegiata del
SS. Crocifisso, i numerosi fedeli hanno aspettato invano l'arrivo del
sacerdote.
Smarrimento e sorpresa per i tanti fedeli legati alla comunità del SS. Crocifisso, fra tutti il presidente dell’associazione dei portatori del Crocifisso,
Carmelo Cosenza.
Abbiamo aspettato invano l'arrivo del sacerdote, eppure, dice Cosenza, lo scorso febbraio avevamo avuto garanzie da parte del Vescovo, mons. Rosario Gisana, che assicurava che la chiesa del Crocifisso non
doveva temere nulla sulla sua sorte futura.
Tutto ciò perchè, dopo il trasferimendo del rettore don Franco Greco da Piazza Armerina a Gela, la chiesa è rimasta priva di una guida spirituale, e le Sante Messe domenicali sono state garantite da sacerdoti che si sosno alternati negli ultimi mesi.
Il presidente dei portatori Carmelo Cosenza, mette le
mani avanti e smorza qualsiasi polemica, e a nome di tutta la comunità
della Rettoria del SS. Crocifisso formula un accorato appello a Sua
Eccellenza il Vescovo, chiedendo, di porre rimedio a questa
incresciosa situazione e che almeno la domenica si possa partecipare alla
liturgia della Santa Messa nella chiesa dove siamo cresciuti e dove è ancora forte il sentimento di appartenenza alla comunità.
Il Presidente del nobile quartiere Monte Mira, Filippo Rausa, appresa la notizia si dice dispiaciuto che domenica i fedeli abbiano aspettato invano l'arrivo del sacerdote presso la Collegiata del Crocifisso.
L'augurio è che il Vescovo, anche in considerazione dei nuovi sacerdoti che prossimamente designerà, possa destinarne uno alla Collegiata, che comprende anche le chiese di San Martino e San Nicolò, l'antico territorio della parrocchia soppressa nel corso degli anni '80.
Forse, ma questa è soltanto un'idea di Rausa, sarebbe auspicabile che anche la chiesa rettoriale degli Angeli Custodi, retta dalle suore francescane, e dove attualmente la S.Messa è officiata da un sacerdote anziano, don Ferrigno, fosse "aggregata" alla Collegiata per disciplinarne una comune azione pastorale.
L'auspicio, che gli appelli rivolti al Vescovo non rimangano parole al vento, ma che invece trovino una definizione che permetta alla comunità di questo importante angolo di quartiere, di continuare ad avere un luogo di riferimento, la "CASA" del SIGNORE.
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