"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 31 maggio 2020

Per la seconda domenica consecutiva, niente Messa nella Basilica Collegiata del Crocifisso.


Domenica 31 maggio 2020, è il giorno di Pentecoste, la festività nella quale si ricorda la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli riuniti con la Madonna nel Cenacolo, avvenuta cinquanta giorni dopo la risurrezione di Cristo.

La Chiesa, in questa solennità, vede il suo vero atto di nascita d’inizio missionario, considerandola insieme alla Pasqua, la festa più solenne di tutto il calendario cristiano.

Se lo spirito della Pentecoste è questo, certo non si può dire di averlo respirato presso la comunità della "Basilica" Collegiata del Crocifisso, dove da due domeniche, dopo la riapertura delle chiese, precedentemente chiuse a causa del coronavirus, nessun sacerdote è stato più autorizzato a recarsi presso questa importante comunità del nobile quartiere Monte Mira.  

L'impressione è quella di una 'smobilitazione', senza capirne un perché e sarebbe l'ennesima chiesa chiusa in un quartiere che cerca di sopravvivere a decenni di politiche sbagliate, con piani regolatori che piuttosto di recuperare un centro storico unico nel suo genere in Sicilia, lo ha di fatto svuotato, e l'attuale piano particolareggiato di cui tanto si parla, non si capisce bene quali benefici sortirà, e/o quanti cittadini riporterà ad abitare il quartiere. 

La comunità della "Basilica" Collegiata del Crocifisso, non può e non deve “passare sotto le forche caudine”, ovvero, subire una grave umiliazione e mortificazione, cancellando con un colpo di spugna secoli di storia: 
1698 eretta in Collegiata; 
26 settembre 1813 elevata al rango di BASILICA; 
1934 eretta Parrocchia, fino agli anni '80, tuttavia, dopo la soppressione della parrocchia ha continuato a mantenere funzioni di piena autonomia.

A tutto ciò va aggiunto il secolare culto al SS. Crocifisso che si venera in Città già dal 1600 con l'imponente processione del Venerdì Santo, che da questa antica chiesa prende corpo e a cui le varie organizzazioni che nei secoli si sono succedute hanno avuto sempre sede e fonte di evangelizzazione e conversione. 

Tutti i fedeli presenti, oggi, si sarebbero aspettati l'arrivo del sacerdote per la celebrazione della S.Messa e invece i vari appelli sono passati inosservati, inascoltati; anche se a dire il vero, questi sono stati ricevuti chiari e forti, ma invece di sortire un effetto pro, hanno creato un che di stizza, di risentimento in Curia, che non ha prodotto la presenza di un sacerdote per celebrare Messa. 

La comunità ciononostante si è raccolta in preghiera e dopo avere ascoltato le pertinenti comunicazioni di Carmelo Cosenza, responsabile dell'Associazione Portatori e Portatrici, nonché ministro straordinario dell'Eucarestia, ha invitato tutti alla recita del Santo Rosario.

Subito dopo la recita del S.Rosario, intorno alle 11:00 tra lo scoramento dei presenti, increduli per il persistere di questo stato di cose, sono state raccolte tra i fedeli le somme necessarie per il pagamento della fattura elettrica.

La lapide che testimonia la elevazione della
COLLEGIATA CROCIFISSO a BASILICA
Ora, aldilà di considerazioni personali, più o meno legittime, afferma il presidente Carmelo Cosenza, ma come si può di punto in bianco determinare una situazione del genere?.   

Quali sono le motivazioni che inducono il Vescovo a non destinare un sacerdote per la sola messa domenicale nella Basilica Collegiata del Crocifisso?.   

Domande di dominio pubblico che innescano rabbia e incredulità in una Comunità che dovrebbe essere aiutata e invece questa viene mortifica, colpendola al cuore, la dove si celano i ricordi, la passione, l'amore e le mille attività fatte per venerare e per la devozione al Crocifisso, che si tramandano di padre in figlio; sperando forse, chissà, il travaso in altra chiesa. 

Questi esperimenti, che sanno di minestra riscaldata non sortiranno mai l'effetto sperato, un film già visto con altri interpreti caduti chissà perché in "disgrazia". 

Nei prossimi giorni, conclude Cosenza, spero di potere essere ricevuto dal Vescovo, con una piccola delegazione, e di incontrare il parroco della Cattedrale, per cercare di trovare una soluzione a questa incresciosa situazione e porre la parola fine a questa storia che vogliamo al più presto dimenticare.

                                                                                  Filippo Rausa

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