"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 20 ottobre 2011

Celebrazione del 150° anniversario della nascita e del 70° della morte di Mons. Mario Sturzo

DIOCESI  DI  PIAZZA ARMERINA


Celebrazione del 150° anniversario della nascita e del 70° della morte di Mons. MARIO STURZO
VII VESCOVO DELLA DIOCESI  (1903 – 1941)

“Letterato, filosofo, poeta, sublime figura di asceta e vescovo santo, perla genuina della storia della Chiesa”
S.Latora. “ Mario e Luigi Sturzo”.

Linee del Programma dell'evento:

 11 Novembre 2011, ore 10,00Caltagirone, Seminario estivo.
Riflessione su Mario Sturzo. Relatore: Sua Eminenza il Cardinale Salvatore De Giorgi.
Destinatari: clero e i fedeli delle Diocesi di Caltagirone e Piazza Armerina. 

 12 Novembre 2011, ore 16,30Piazza Armerina, Palazzo Trigona.
Saluto del Vescovo mons. Michele Pennisi e del Sindaco prof Fausto Carmelo Nigrelli.
Conferenza su "Mons. Mario Sturzo verso la santità tra tradizione e modernità".
Relatore: Prof. Eugenio Guccione, Università di Palermo.

          Ore 18,30. Basilica Cattedrale. Concelebrazione, presieduta da S.Em. il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia.
          Ore 19,30. Benedizione del mausoleo di Mons. Mario Sturzo, eretto dalla diocesi e dal fratello Luigi.


  Nel Manifesto figurano le parole:
                                
Mario Sturzo VII Vescovo della Diocesi Armerina (1903-1941)

" Letterato, filosofo, poeta, sublime figura di asceta e vescovo santo,
perla genuina della storia della Chiesa".
                                 S. Latora. "Mario e Luigi Sturzo"  
                                                                        
Nel cartoncino d'invito è citata una frase di Mario Sturzo:

"Il sacerdote apostolo mette con Pietro il dito nelle ferite sanguinanti dell' umanità; entra con Paolo nell'aeropago; affronta Attila con Leone; incivilisce il barbaro con Benedetto; anima alla liberazione del S. Sepolcro con Pietro l' Eremita; entra negli ospedali e proclama in un secolo egoista la legge della carità con Vincenzo dei Paoli; si spinge tra i figli del popolo con Don Bosco; con la "Rerum Novarum" in mano, si mette alla testa degli oppressi col Manning..."
I^ Lettera Pastorale

                                                                                       Mons. Antonio Scarcione


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