"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 7 dicembre 2011

L'Immacolata Concezione, meditazioni di mons. Scarcione

"...Ecco la serva del Signore: avvenga a me secondo la tua parola ".

 Con la proposta, fatta a Maria, di diventare madre del suo Figlio,
Dio dimostra  di non aver dimenticato le sue promesse. Egli chiede alla giovane donna di Nazareth di fidarsi di lui, di lasciare che la sua vita sia trasformata dallo Spirito Santo.
 Proprio a partire da questo evento, è possibile rileggere l' intera storia del cosmo. " In Cristo, infatti, ogni cosa trova senso e il progetto di Dio appare in tutta la sua bellezza: la creazione e la redenzione.
 Proprio questo è l'itinerario, che il lezionario ci fa compiere per l' Immacolata Concezione di Maria, il dogma (verità di fede), proclamato da Pio IX, l' 8 dicembre 1854.
 Dentro una storia di grazia. Notiamo che, quando Dio si mette all' opera, agisce con una forza unica: la forza dell' amore.
 Questo è il significato della festa, che celebriamo: amore,  grandezza, profondità e bellezza di Dio.
 Nel Vangelo riscontriamo, inoltre, il sì, la risposta docile e fiduciosa di una creatura, Maria, al suo Creatore.
 In Maria la libertà umana giunge al suo culmine, perché diventa perfetta disponibilità: del cuore,della mente e del corpo, per un progetto grandioso.
 In lotta contro il male. Il racconto della "Genesi" ci mostra, inoltre, fino a che punto Dio ha preso sul serio la nostra libertà, con tutta la terribile capacità  dell' uomo di dirgli di no.
 Vediamo che il sospetto, avanzato dal serpente, che, cioè, Dio avrebbe paura delle possibilità dell' uomo, attecchisce, facilmente, fin dai tempi di Adamo ed Eva.
 Cosicché, essi, con la trasgressione, decidono, nientemeno, di diventare misura del bene e del male !  Con quale risultato ?
 Con un esito drammatico, che si comprende bene attraverso la domanda, che Dio rivolge all' uomo: "Dove sei?". Adamo risponde e dichiara la sua vergogna : Ho avuto paura, perché ero nudo e perciò mi sono nascosto.
 Questo è il risultato del peccato: il male, cioè, è entrato nel cuore dell' uomo ed ha lacerato il suo rapporto con Dio, con sè stessi e con gli altri.
 Dio, tuttavia, non abbandona l' uomo; non lo lascia solo a lottare contro il serpente (= il male).  Al contrario, si schiera dalla sua parte, per affrancarlo dalla schiavitù, per ridargli una vita all' altezza della sua dignità.
 La celebrazione dell' Immacolata costituisce, infine, per i credenti, un appello al senso di responsabilità nella propria vita.
 Figli di Dio ed eredi.  Essere in Cristo significa essere legati a lui da vincoli di stima, affetto e amicizia; è come l'aria stessa, che respiriamo, che, grazie alla fede, ci permette di vivere. Non essere in Cristo, invece, è come trovarsi in uno spazio senza ossigeno, né luce.
 Tutto quello che i discepoli compiono, compresi, dunque, le fatiche e i rischi, trova qui la sua sorgente, la bussola e il quadro  di riferimento.
 Essi non sono esonerati da sbagli e fallimenti, anzi, spesso, proprio come Gesù, anche se appaiono i perdenti di turno, sono sorretti dal rapporto speciale, anzi unico, che li lega a Dio: sono i suoi figli, i suoi familiari e gli eredi dei suoi beni, perché partecipano della realtà del Figlio di Dio.
                                                    
                                                                                                     Mons.  Antonio Scarcione

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